Agenda Digitale, le prospettive

In occasione del convegno “Il Paese riparte dalle città. Smart City, Agenda Digitale e Agenda Urbana”, tenutosi a Bologna dal 22 al 24 ottobre, Alessandra Poggiani, Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), ha avuto modo di esporre il modo in cui verrà attuata, in chiave di Smart City, l’Agenda Digitale italiana.

Priorità assoluta, da quanto dichiarato dalla stessa Poggiani nel corso della Smart City Exhibition, è l’alfabetizzazione digitale dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione. Il lavoro dell’Agenzia, che ha la responsabilità operativa dell’attuazione dell’Agenda Digitale italiana, lì dove la responsabilità politica è invece in capo al Governo, si è svolto non considerando come punto di partenza l’informatizzazione dei processi, quanto piuttosto i bisogni e le concrete capacità e skill dei cittadini, delle imprese e dei dipendenti pubblici. “Il nostro primo obiettivo – ha affermato la Poggiani – è aumentare il livello di alfabetizzazione, perché la tecnologia ha bisogno di persone che sappiano usarla pienamente”

Ad oggi AgID si è occupata della mappatura dello stato delle infrastrutture, e il lavoro in tal senso è concluso, da tali fondamentali informazioni sarà più agevole, e soprattutto efficace, l’individuazione della strategia più opportuna per raggiungere l’obiettivo dei 100 Mbps nel 2020, richiestoci dall’Europa.
Il prossimo passo, ha anticipato sempre la Poggiani, sarà quello dello studio dell’offerta dei servizi.

Il Direttore Generale di AgID ha inoltre rilasciato alcune dichiarazioni secondo le quali sono almeno due gli strumenti individuati per favorire lo sviluppo delle cosiddette città intelligenti: il primo è il comitato interamente dedicato alle smart city e alle smart community; comitato che lavora alla costruzione di uno statuto unico e di una piattaforma che permetta lo scambio, tra i diversi comuni ed enti territoriali, di opinioni e best practice. Il secondo strumento individuato sono i fondi europei 2014-2020, soprattutto quelli dei PON Metro e Governance per l’Agenda digitale.

©Futuro Europa®

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