Politici in TV

TgCom24 del 6 febbraio riferisce della volontà di Matteo Renzi di riformare presto il Senato e in tempi stretti. “C’è una prima bozza di accordo, tra i principali partiti, per la riforma di Palazzo Madama, che non sarà più elettivo e sarà senza indennità – spiega il servizio – . Lo ha detto Matteo Renzi spiegando che sarà composto da 150 persone, di cui 108 sindaci di comuni capoluogo, 21 presidenti di Regione e 21 esponenti della società civile”. Siamo di fronte a una “straordinaria occasione per le riforme – ha quindi aggiunto il segretario Pd -. Non basta più accarezzare i problemi, è finito il tempo”.

Continua, quindi, il pressing del neosegretario PD per le riforme annunciate fin dalle Primarie. “Il Senato – ha spiegato ancora Renzi al TgCom24 – non sarà elettivo e sarà senza indennità. Gli esponenti della società civile saranno scelti temporaneamente dal Presidente della Repubblica per un mandato”. Il nuovo Senato, ha aggiunto, “non vota il bilancio, non dà la fiducia, ma concorre all’elezione del Capo dello Stato e contribuisce all’elezione dei rappresentanti degli organi europei”.

In tema di spending review l’intervento dello psicologo Paolo Crepet su Porta a Porta, salotto nazionalpopolare dei politici italiani in TV: “Mi danno 750 euro lordi, ma io vivo d’altro. Il compenso lo hanno pure abbassato, prima erano 800”. Naturalmente a puntata. Poi Crepet continua: “Alla Rai fanno la spending review, poi pagano qualcuno 4 milioni e a certi professionisti…”. Sulle performance di Grillo, Casaleggio e dei grillini in TV e non, Crepet è lapidario: “Mi fa orrore, mi viene in mente Orrore, mi viene in mente un istituto psicoanalitico che aveva messo su Goering a Berlino durante il nazismo, il Goering Institute. Facevano il lavaggio del cervello”.

Un altro tema della settimana politica televisiva è stato il “ritorno” di Pierferdinando Casini alla corte di Silvio Berlusconi. Corriere Tv riprende un’intervista del Cavaliere a Porta a Porta nel 2012. “Casini è una persona orridissima”, così Silvio definiva in quel periodo Casini, reo di non avere voluto, allora, l’alleanza con lui. “Si erano tanto amati. Poi odiati o quasi – continua Corriere TV -. Era il 2012 e queste erano le parole che – a mezzo tv – si rivolgevano l’un l’altro Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini. Che adesso, però, annuncia il suo addio al ‘sogno centrista’ e il suo ritorno nel centrodestra al fianco proprio di Forza Italia e del Nuovo Centrodestra di Alfano”.

A Repubblica TV Casini spiega, invece, il suo presente politico. “Io per costruire il centro ho rischiato, ho rotto con Berlusconi e sono passato all’opposizione. Poi ho combattuto accanto a Monti, mettendoci la faccia da solo, mentre Berlusconi e Bersani, che pure governavano con noi, si sono defilati. Ma la sera delle elezioni ci siamo accorti che il nostro terzo polo era evaporato. Anzi, l’aveva fatto Beppe Grillo”. Intervistato da Repubblica, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini dice addio al sogno centrista. “A noi moderati – spiega – spetta il compito di lavorare sullo schema del Ppe” con Ncd e Fi. “Aveva senso pensare a un terzo polo di centro, e dunque dare battaglia contro uno sbarramento così drastico, quando ancora si poteva immaginare uno schema tedesco – conclude Casini – con socialisti, democristiani e liberali. Oggi tuttavia la partita che stiamo giocando è un’altra, quella contro un populismo anti-europeo e anti-istituzionale, che mette a soqquadro il Parlamento e attacca in maniera dissennata il capo dello Stato”.

Le reazioni all’ultima uscita di Casini non si sono, comunque, fatte attendere come quella dell’Europarlamentare Potito Salatto (Popolari per l’Italia) che ha definito Casini “un campione d’incoerenza” e dalle pagine del nostro giornale si chiede “Come si può immaginare che l’Udc possa convivere in un’alleanza con la Forza Italia di Berlusconi, la Lega di Salvini e i Fratelli d’Italia di Meloni-Alemanno, oggi all’opposizione del Governo Letta e sempre più collocati sulla destra dello schieramento italiano anti-europeista e in qualche modo xenofobo?”.

©Futuro Europa®

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