Italia delle Regioni

“Abbiamo ottenuto risposte  concrete e garanzie”. Queste le dichiarazioni del Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani al termine della Conferenza unificata  nel cui ambito le autonomie locali hanno espresso la loro posizione sulla Legge di stabilità 2013. Il Presidente ha spiegato che le Regioni hanno ottenuto  “una flessibilizzazione del patto di stabilità interno”.

Il giudizio delle Regioni “è positivo anche se restano delle criticità ad esempio sul finanziamento della cassa integrazione in deroga su cui bisognerà ritornare”. Inoltre c’è la questione delle  risorse per la non autosufficienza e per il trasporto pubblico locale  che non sono “adeguate alle necessità che abbiamo – ha concluso  Errani – comunque abbiamo fatto un passo importante fermo restando che il fondo sanitario nazionale è assicurato con i 2 miliardi di euro aggiuntivi legati alla mancata introduzione del ticket”.

Il Governo ha accolto le questioni poste dalle Regioni sul Patto di stabilità e sul fatto che il contributo regionale non debba rappresentare una restituzione dei soldi che il Governo trasferisce su una serie di temi vitali, come la non autosufficienza”. Così il Ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio, al termine delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata.  “Il Governo – ha aggiunto – ha riconosciuto la serietà delle osservazioni poste dai Comuni per esempio sulla riduzione del Patto di stabilità per i piccoli Comuni. Le Province chiedono invece di focalizzare gli investimenti sul dissesto idrogeologico e sull’edilizia scolastica. E’ stata una seduta positiva, il Governo ha accolto molte delle questioni poste”.

Il punto, al termine delle Conferenze Stato-Regioni ed Unificata è stato fatto dal Sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta:  “Abbiamo evitato alle regioni il depauperamento dei fondi su capitoli importanti, come le politiche sociali e la non autosufficienza, attraverso lo scambio di saldi. Lavoreremo per evitare distorsioni e che tutti i 7 miliardi vadano al pagamento delle pubbliche amministrazioni. Insomma, sono stati fatti passi significativi”.

“Le Province – ha aggiunto il sottosegretario – hanno posto il problema di considerare prioritarie le questioni del dissesto idrogeologico e dell’edilizia scolastica, questo e’ giusto ma non decidiamo come Governo come indirizzare obbligatoriamente i fondi, saranno gli enti locali a decidere la destinazione principale del miliardo liberato dal patto di stabilita’. L’unico vincolo è, ovviamente, che sia destinato ad investimenti, non a spesa corrente”.

Il parere dell’Anci alla legge di stabilità “è favorevole ma a condizione che il governo faccia propri i nostri emendamenti”. Lo ha riferito il Presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, secondo il quale sono ancora molte le questioni irrisolte, tra queste “il rimborso della seconda rata imu 2013, che dovrà essere erogata entro poche settimane, che vale da sola 2,9 miliardi; la rimodulazione della service tax, che non garantisce nel 2014 gli stessi introiti dell’imu, visto che il punto percentuale in più sull’aliquota della seconda casa non compensa il dimezzamento dell’aliquota sulla prima casa, fissata dal provvedimento al 2,5 per mille”. Quindi, ha aggiunto, “sulla service tax servirebbe un aumento di risorse pari a due miliardi di euro”.

“Il parere delle Province sulla legge di stabilità è condizionato a seconda se il governo dovesse o meno accettare i nostri emendamenti”. Lo ha riferito il vice Presidente dell’Upi, Leonardo Muraro. Secondo il rappresentante delle Province la legge di stabilità dovrebbe prevedere un incremento dell’allentamento del patto di stabilità per gli Enti Locali, pari al momento a un miliardo di euro, “che dovrebbero finanziare – ha spiegato Muraro – soprattutto gli investimenti per l’edilizia scolastica, per l’assetto idrogeologico e la viabilità”.

Trasporto pubblico locale: chieste certezze  sulle risorse nella legge di stabilità. Il trasporto pubblico locale (TPL)  comprende, come noto, le diverse modalità di trasporto pubblico:   autobus, filobus, metropolitana, tram, treno che, su scala urbana ed extraurbana, consentono l’esercizio del diritto alla mobilità dei cittadini su scala locale: urbana, provinciale e regionale, la cui gestione è esercitata   dai comuni (aziende municipalizzate), dalle province e dalle regioni.

I rappresentanti delle regioni hanno chiesto certezze sulle risorse per 4,9 mld di euro anche nelle prossime annualità”. Dalla legge di stabilità servono certezze sulle risorse necessarie per il trasporto pubblico locale e servono certezze anche normative. Nel corso della Conferenza Unificata straordinaria sul trasporto pubblico locale del 21 novembre è stato dato il via ad un tavolo di lavoro Governo-Regioni-Enti locali per affrontare le principali questioni sul tappeto.

Errani ha inoltre spiegato in particolare che “oggi al Governo, e nello specifico al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, abbiamo chiesto certezze in merito alle risorse sul trasporto pubblico locale, che nel complesso dovrebbero ammontare a 4,9 miliardi di euro”, tenendo a sottolineare “che la certezza sulle risorse è stata sollecitata anche per gli anni a venire”.

Oltre alla qualità dei servizi da offrire ai cittadini, il gruppo di lavoro sul trasporto pubblico locale servirà ad impostare  temi strategici “compreso anche il tema dei lavoratori  e delle aziende che devono avere certezze per i rinnovi contrattuali”.

©Futuro Europa®

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