Amnistia e indulto, Renzi nel mirino

“Affrontare oggi il tema dell’amnistia e dell’indulto è un clamoroso autogol”: Matteo Renzi non la pensa come il presidente della Repubblica e commenta così il messaggio inviato alle Camere da Napolitano. Esplode lo scontro politico: “Ragiona solo sulla pura convenienza”, taglia corto il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato. Ma sono tutti i membri dell’esecutivo a prendersela con il sindaco di Firenze evidentemente già proiettato nella campagna elettorale per le primarie Pd del prossimo dicembre.

Il messaggio del Capo dello Stato era stato chiaro: “Servono provvedimenti di clemenza per affrontare l’emergenza nelle carceri”. Renzi, dalla Fiera del Levante di Bari, ha subito preso le distanze. Ancor prima di entrare nel merito dell’utilità di un provvedimento di clemenza – a sette danni dall’ultimo indulto del 2006 e dopo ventitré dall’amnistia del 1990 – lo scontro si fa aspro anche all’interno dello stesso Pd. Il ministro Flavio Zanonato, bersaniano doc, ha paragonato Renzi a Beppe Grillo: “Cosa mi conviene dire? Essere contro, e quindi lo dico. Dice le stesse cose di Grillo”. Il titolare dello Sviluppo economico aggiunge che “tolto Berlusconi abbiamo una situazione carceraria disastrosa”.

Anche il ministro degli Esteri, Emma Bonino, non ha usato parole soft nei confronti del Rottamatore: “Se Matteo Renzi è il nuovo che avanza”, ha detto il ministro al Comizio nazionale dei Radicali, “fatemi il favore di ridarmi l’antico”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. Sull’amnistia “Renzi cerca consensi a destra come a sinistra, più che dimostrare che sta facendo politica che richiede responsabilità”.

Un fiume di critiche. Stefano Di Traglia, portavoce dell’ex segretario democratico Bersani, ha ricordato come nel programma della Leolpolda 2011 (la manifestazione ideata dal sindaco che si svolgerà anche quest’anno a fine ottobre nel capoluogo toscano) vi sia un punto dedicato proprio all’amnistia. Una querelle che è rimbalzata anche su Twitter. Nelle cento proposte avanzate all’iniziativa renziana, la numero 13 parlava proprio di amnistia ma condizionata e limitata ai casi di corruzione politica.

Intanto in Parlamento si muove qualcosa. Dalla scorsa settimana la Camera ha affidato alla commissione Giustizia, presieduta da Donatella Ferranti, un’istruttoria sull’argomento che si concluderà entro il mese di ottobre. Al Senato la seconda commissione presieduta da Francesco Nitto Palma ha già preso in carico la discussione di almeno due ddl sul tema.

©Futuro Europa®

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