American Sniper (Film, 2014)

Visto il tema del film è proprio il caso di dire che Clint Eastwood – come il suo personaggio – non sbaglia un colpo. Il regista porta sul grande schermo una storia patriottica, la biografia di Chris Kyle, un texano cresciuto da un rude padre secondo pochi e sani valori, “un cane da pastore”, allevato per difende i propri simili. Il padre ha trasmesso al figlio un grande senso di giustizia, abituandolo a centrare bersagli durante battute di caccia, due doti che lo spingono ad arruolarsi e a combattere come tiratore scelto nella Guerra del Golfo.

Eastwood racconta la vita privata di Chris con rapide pennellate che comprendono il matrimonio con una donna conosciuta durante l’addestramento e la nascita dei figli, ma soprattutto mostra le imprese belliche che lo trasformano in una leggenda. Chris combatte in Iraq per oltre mille giorni, uccide donne e bambini che preparano attentati, soffre per gli amici morti, porta a termine missioni suicide a caccia di terroristi. Il ritorno alla vita normale è durissimo, per il rimorso di non essere riuscito a salvare più persone possibili, così come la sua fine tragica spinge a riflettere ancora di più sul senso dell’esistenza.

La critica italiana si è incredibilmente divisa su un film straordinario, candidato a sei Oscar – tra le nomination: miglior pellicola e miglior attore – già campione d’incassi negli Stati Uniti, ma anche in Europa, una pellicola che (al di là delle opinioni personali) resta puro cinema, spettacolare e ricco di suspense. Serve a poco accusare il regista di fascismo, criticarlo politicamente come un repubblicano votato al patriottismo che esalta oltre misura il mito americano. American Sniper è un film statunitense, impensabile ad altre latitudini, ma non per questo è un lavoro meno importante che riflette la mentalità di un popolo che sente con forza il compito protettivo nei confronti della civiltà occidentale. Per Eastwood, gli Stati Uniti sono “il cane da pastore” del mondo, non lupi né tanto meno agnelli, ma pronti a combattere per difendere i valori in cui credono e una tradizione di libertà.

Una volta accettata questa idea dobbiamo soltanto godere le emozioni trasmesse da un capolavoro di tecnica, tra scene di guerriglia cittadina ricostruite in Marocco e sequenze ad alta tensione con protagonista il cecchino. Clint Eastwood gira con estremo realismo, aiutato da una grande fotografia africana di Tom Stern e da mirabili scenografie costruite da Clarisse Cardenas e James J. Murakami, rende palpabile tutta l’angoscia della guerra, fa trepidare lo spettatore per le sorti dei personaggi e lo catapulta in una bolgia infernale senza scampo. Il regista non sceglie mai strade tranquillizzanti, memore de Il cacciatore (1978) di Michael Cimino, mostra bambini uccisi, persone straziate dalle bombe, corpi dilaniati, terroristi nelle vesti di macellai.

Bradley Cooper è l’attore principale (anche produttore), ben calato nei panni del cecchino Chris Kyle, ex membro dei Navy Seal, interprete di una storia vera, di un personaggio simbolo per la recente storia americana. Clint Eastwood è regista su commissione – ma ugualmente ispirato – dopo l’abbandono del progetto da parte di David O. Russell e Steven Spielberg. American Sniper è uscito prima in Italia (1 gennaio 2015) che negli Stati Uniti (16 gennaio 2015), dopo un’apparizione pilota natalizia e in sede di AFI Fest (11 novembre 2014). Imperdibile.

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Regia: Clint Eastwood. Soggetto: Chris Kyle, Scott McEwen, James Defelice. Sceneggiatura: Jason Hall. Produttori: Clint Eastwood, Bradley Cooper, Andrew Lazar, Robert Lorenz, Peter Morgan. Fotografia: Tom Stern. Montaggio: Joel Cox, Gary D. Roach. Scenografia: Clarisse Cardenas, James J. Murakami. Produttori Esecutivi: Tim Moore, Jason Hall, Sheroum Kim, Bruce Berman. Case di Produzione: Warner Bros, 22 & Indiana Pictures, Mad Chance Productions, Malpaso Productions, Paragon Studios, Village Roadshow Pictures. Distribuzione Italia: Warner Bros. Durata: 132’. Genere: Biografico, Bellico, Drammatico. Interpreti: Bradley Cooper (Chris Kyle), Sienna Miller (Taya Renae Kyle), Kyle Gallner  (Winston), Max Charles (Colton Kyle), Luke Grimes (Maro Lee), Sam Jaeger (Capitano Martens), Jake McDorman (Ryan Job), Cory Hardriot (“D” Dandridge), Navin Negahban (Sceicco Al.Obeidi), Brian Hallisay (Capitano Gillespie).

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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