Politica

Italia delle Regioni

L’Associazione Nazionale Comuni italiani (ANCI) ha riunito a Napoli il suo Consiglio nazionale per fare il punto sulle principali sfide che attendono i Comuni e le Città. Al centro del dibattito, le proposte per la Legge di bilancio e la delega fiscale, il punto sull’attuazione del PNRR e per proseguire un percorso di rilancio degli investimenti puntando sul settore della casa.

Il Consiglio Nazionale ha richiamato l’attenzione del Governo sulla necessità di salvaguardare la capacità dei Comuni di sostenere i bisogni sociali delle comunità spesso accentuati da una legislazione che non contiene coperture congrue e stabili nel tempo. A fronte di un percorso in atto di progressiva contrazione delle risorse di parte corrente, Anci sta lavorando a un tavolo tecnico con il Governo per affrontare alcune criticità finanziarie. Le priorità includono la revisione delle regole sul Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE), una soluzione per il Fondo Anticipazioni di Liquidità (FAL), una maggiore libertà nell’utilizzo degli avanzi, un miglioramento del regime in materia di crisi finanziarie, la razionalizzazione dei finanziamenti statali in settori cruciali che scontano ritardi nell’erogazione ed inefficienze. Il lavoro è a buon punto e l’auspicio è che si arrivi a soluzioni proficue e condivise da inserire nel disegno di legge ad agosto.

Il Consiglio nazionale Anci ha richiamato poi attenzione su due assolute emergenze su cui è necessario che il Governo renda disponibili o integri le risorse necessarie: si fa riferimento ai fondi che riguardano i minori italiani e non accompagnati, l’assistenza ai disabili. Parliamo di centinaia e centinaia di milioni che mettono a rischio la tenuta dei bilanci comunali. Così come si chiede di definire il rinnovo contrattuale del Comparto degli enti locali e delle regioni, alla luce del superamento di alcuni vincoli sul trattamento accessorio che però necessitano di un supporto finanziario dello Stato.

Il Consiglio nazionale ritiene che persista un divario retributivo insostenibile con altre Pubbliche Amministrazioni e il settore privato, e propone una graduale omogeneizzazione retributiva sostenuta da un Fondo statale per garantire la stabilità e la continuità dei servizi. È stata poi espressa seria preoccupazione per la riduzione di oltre 8 miliardi di euro negli stanziamenti per investimenti fino al 2037 e si chiede al Governo di rivedere questa scelta anche a fronte della necessità di garantire una continuità indispensabile degli investimenti, a fronte dei risultati eccezionali raggiunti dai Comuni nell’attuazione del PNRR. In particolare, si chiede il ripristino del Fondo per i piccoli comuni azzerato dalla scorsa legge di bilancio.

Il Consiglio nazionale ha sollecitato, nella imminente fase di revisione di medio termine della programmazione europea e degli accordi di coesione, di finanziare l’Agenda dei Comuni e delle Città, che propone tre programmi nazionali stabili sul modello PNRR, con finanziamenti diretti e regole semplificate, in accordo con le Regioni, per sostenere settori strategici per tutto il sistema dei Comuni.

Il Consiglio nazionale ha infine ribadito la preoccupazione in ordine alla proposta di attuazione della delega fiscale nella parte che intacca le risorse che certamente devono finanziare le funzioni fondamentali dei comuni. Si ritiene che una più efficace attuazione dello stesso possa prevedere anche per i comuni la fiscalizzazione a favore del comparto comunale delle risorse che assicurano lo svolgimento delle funzioni fondamentali con il riconoscimento di una compartecipazione al gettito dei tributi erariali in attuazione dell’obiettivo PNRR.

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