Incendi

I meteorologi annunciano che presto la siccità avrà fine; sono previsti rovesci anche a breve che speriamo non facciano troppi danni. Con questo finirà la stagione degli incendi, periodo buio che ha visto tante regioni prede del fuoco quasi quotidianamente. Ma il problema non sarà risolto, resta lì in mezzo alla cenere, alle carcasse di animali bruciati vivi. Ai tronconi di alberi centenari ridotti come dita scheletriche.

Perché accade questo? Dimentichiamo l’autocombustione; sembra che la possibilità che si presentino una serie di elementi atti a provocarla sia solo l’ 1%. E dovrebbe essere la romantica bottiglia che al sole cocente provoca il tutto. Roba da boy scout. In tutti gli altri casi la responsabilità è sempre e solo dell’uomo o il risultato di una distrazione da parte di chi brucia sterpaglie senza nessun accorgimento.

E naturalmente si pensa ai piromani. Non è così, signori della Corte signor Giudice: sono pochissimi i piromani che amano vedere le piante bruciare. La maggior parte degli ignobili esseri che appiccano il fuoco sono criminali, non malati di mente. Lo fanno per soldi, per avere ore di straordinario nella loro veste di “volontari”; oppure cacciatori che appiccano il fuoco a riserve naturali dove non si caccia; oppure gente che guadagna con il rimboschimento. Insomma, squallore dello squallore, molti incendiando portano al riparo la pagnotta.

Pare anche che si sia ormai quasi abbandonata la consuetudine di bruciare i terreni dopo la raccolta; sembra serva a poco. “Diamo fuoco ad un prato per pulirlo” è ormai un pensiero del tutto errato: con il fuoco si distruggono solo gli esemplari vegetali più deboli e si eliminano specie più coriacee, dando via libera a sterpi e rovi. Si rischia quindi di trasformare un prato in un nugolo di sterpi nel corso degli anni.
Quindi non abbiamo scampo, specie se il disgraziato che appicca il fuoco decide di farlo in aree che non sono state curate ma lasciate allo stato brado.

E allora noi poveri cittadini inermi cosa possiamo fare se dovessimo trovarci di fronte a un presunto piromane? Chiamare la Forestale? Pregare? Forse. Prenderli a badilate? Sicuramente. Forse potremmo provare a chiedere di modificare il Codice penale ed equiparare questo reato all’omicidio o addirittura, come ventilato, al terrorismo. Forse si otterrebbe qualcosa. Forse.

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