Renzi al rimpasto

Rimpasto di governo? “E’ fantapolitica”, parola di premier. Matteo Renzi ha commentato così in un’intervista a Il Sole 24 Ore, qualche giorno fa, l’ipotesi di rimettere mano alla squadra di governo, dopo la nomina europea di Federica Mogherini. “A tempo debito sostituiremo solo il ministro degli Esteri”. Il termine è fine ottobre, quando dalla Farnesina la nuova Lady Pesc farà i bagagli per trasferirsi a Bruxelles come Alto rappresentante della politica estera della Ue. Inevitabile, quindi, che Renzi debba trovare un nuovo ministro. L’effetto domino, però, è dietro l’angolo.

Rassicurazioni renziane a parte, a rischiare grosso – ormai lo si legge ovunque da giorni – è il ministro dell’Istruzione, il segretario di Scelta Civica, Stefania Giannini. D’accordo che il rimpastino appartiene ai rituali della vecchia politica, va bene che Matteo Renzi rappresenta il nuovo e se ne tiene a debita distanza, ma la tentazione è forte. Anche perché, ormai pare ovvio, il feeling con la ministra montiana si è praticamente azzerato. La classica goccia che avrebbe – usiamo ancora il condizionale, la prudenza non è mai troppa – fatto traboccare il vaso è l’uscita del ministro Giannini alla giornata inaugurale del meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, dove l’esponente di Scelta Civica ha rimarcato l’importanza della scuola paritaria. Concetto apprezzato dalla platea, ma un po’ meno dal premier. E lo stesso Renzi sulla riforma della Scuola ha deciso di metterci la faccia: la sua ovviamente, mica quella del ministro che ricopre sempre più la parte della separata in casa. Insomma Renzi al Miur vorrebbe qualcuno dei suoi, un uomo Pd con cui possa instaurare un rapporto più diretto.

A proposito di uomo di fiducia, Graziano Delrio, attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, uomo ombra di Renzi, è tra gli indiziati più accreditati per scalzare Angelino Alfano agli Interni. Siamo sempre nell’ambito della fantapolitica, certo, ma che il ruolo di sottosegretario all’ex sindaco di Reggio Emilia stia ormai strettino, lo pensano un po’ tutti nel Pd. La poltrona di Alfano è diventata particolarmente ambita: Renzi vorrebbe mettere qualcuno più vicino a lui in quella posizione chiave; il leader di Ncd, nel caso, potrebbe essere spostato alla Difesa, con l’attuale ministro Roberta Pinotti agli Esteri. Sono ipotesi, ma visto che ci abbiamo preso gusto, proseguiamo la rassegna dell’ipotetico valzer di poltrone. Tra i nomi caldi per diventare il nuovo titolare della Farnesina c’è anche Lapo Pistelli, attuale viceministro degli Esteri, di cui Renzi fu nel 1996 suo “portaborse” (assistente parlamentare). Improbabile, ma non impossibile, che sia Alfano a prendere il posto della Mogherini. Motivo? Le ripetute gaffe dell’ex delfino azzurro sul caso Ablyazov, non sono certo il biglietto da visita ideale.

Non può dormire sonni tranquilli nemmeno il ministro della Infrastrutture, Maurizio Lupi, che ha commentato così la possibilità di un rimpasto: “Non sono assolutamente preoccupato”, ha detto a margine di una conferenza stampa al meeting di Rimini, prima dell’ufficialità della nomina della Mogherini in Ue. “Mi auguro che il nostro ministro degli Esteri possa andare in Europa e credo che il premier la sostituirà con un membro del suo partito perché il ministero spetta al Pd. Sono problemi loro”. Intanto Federica Mogherini è diventata Lady Pesc, per il nuovo nome alla Farnesina c’è tempo. Meno di due mesi.

©Futuro Europa®

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