Italia delle Regioni

Il nuovo Patto della salute è stato sottoscritto il 3 luglio scorso tra Governo e Regioni per il triennio 2014-16 . L’accordo, che interesserà il prossimo triennio , è stato concluso dopo una riunione fiume della Conferenza delle Regioni, proseguita poi con un ultimo confronto con il Governo e in particolare con il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, e il Sottosegretario all’economia, Enrico Zanetti.

Protagonista delle diverse mediazioni è stato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che non nasconde una certa soddisfazione per l’esito: “la chiusura del nuovo Patto per la salute – ha detto – è un fatto molto importante, raggiunto con l’unanimità delle Regioni. E’ stato un confronto positivo che ci ha portato ad avere certezza di risorse, risorse per investimenti, impegni molto seri delle Regioni per la riorganizzazione”.

“Ci confronteremo con tutti i soggetti operatori del mondo della sanità”, ha aggiunto Errani, che poi aggiunge “uno dei problemi, è “che ci sono realtà dove i Livelli Essenziali di Assistenza non sono ancora garantiti”.    E nel patto “un punto importante” è proprio “quello di garantire Livelli Essenziali di Assistenza  in modo uniforme su tutto il territorio”. Il Patto prevede, ricorda ancora il presidente della Conferenza delle Regioni, impegni precisi su risorse, investimenti e riorganizzazione, ed elemento molto importante, ha ribadito ancora Errani, è  “che i risparmi che si faranno serviranno a qualificare il sistema sanitario”.  Rispetto al finanziamento complessivo, Errani ha sottolineato che “tra i paesi Ocse siamo il Paese che spende meno”, ma anche ricordato che “siamo in una crisi economica: credo che lo sforzo fatto dal governo per dare stabilità al fondo sia un elemento importante”. In futuro,  ha concluso Errani, “l’Italia potrà diventare punto di riferimento per altri Paesi”.

“Il Patto per la Salute è stato concordato con le Regioni e il ministero dell’Economia. Per noi questa è una giornata straordinaria”. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al termine di un lavoro comune Governo-Regioni nella sede della Conferenza delle Regioni.   “E’ un Patto ad alto tasso di innovazione – illustra il ministro Lorenzin – che comporta certezza di budget, riorganizzazione per i prossimi tre anni di tutto il sistema e mette all’interno l’idea di una spending review che viene fatta reinvestendo nel sistema sanitario i risparmi. Abbiamo inoltre definito un impegno per l’aggiornamento dei Lea e del nomenclatore delle protesi”.

Nel contempo il ministro della Salute annuncia che per entrare più nel merito dei contenuti del nuovo Patto Salute 2014-2016, questi saranno presentati in una apposita conferenza stampa con il Governo e i presidenti di Regione.

Lorenzin sottolinea come non ci sia stato nessun attrito, “ma semmai una bella dialettica con l’obiettivo comune di rendere sostenibile il Servizio sanitario nazionale e dargli qualità”.   Il Ministro della Salute aggiunge: “Abbiamo lavorato per trovare una sintesi. Segnalo che con questo Patto abbiamo un salto di qualità, anche culturale, e per questo salto di qualità abbiamo trovato una piena sintonia insieme al ministero dell’Economia e delle finanze”, ha sottolinearo Lorenzin, “e questo cambio di marcia lo vedrete in moltissimi articoli che sono tutti pervasi da un messaggio unico di collaborazione interistituzionale ottimale. Il sistema ha retto a delle prove molto dure in questi anni”. Ora è arrivato il momento di superare la crisi economica e far ripartire il sistema sanitario per i prossimi anni garantendogli il futuro, pensandolo anche come una risorsa ed un volano per il Paese. Nel contempo ci sarà un confronto “con tutti i soggetti e gli operatori del mondo della sanità”.

Si tratta di una serie di misure “che tracciano una strada per i prossimi anni”, perché “abbiamo il compito di garantire alla generazione dei giovani, l’assistenza sanitaria che ha avuto la precedente”. Lorenzin ha affermato che il nostro sistema sanitario è ai primi posti nel mondo per la qualità dei servizi offerti ai cittadini: “siamo primi nel rapporto costi e benefici, basta vedere lo stesso rapporto con quello del sistema americano, siamo il primo hub farmaceutico in Europa, siamo ai primi posti nelle cure innovative, siamo un modello che ora ha la necessità di una manutenzione”.

©Futuro Europa®

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