Dalle agenzie stampa

(AGENPARL) – Roma, 12 giu – MARIO MAURO (PI): IO FATTO FUORI DA RENZI – “Devo essere molto chiaro: e’ stato il Presidente del Consiglio, e’ stato il Governo, e’ stato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che, ore prima che si verificasse la riunione del mio gruppo, aveva gia’ anticipato a membri del mio gruppo il contenuto e l’esito della riunione stessa.” Cosi’ il senatore Mario Mauro, presidente dei Popolari per l’Italia, ex Ministro della Difesa, defenestrato dalla Commissione Affari Costituzionali, rispondendo questa mattina a Gerardo Greco conduttore di Agora’, che gli chiedeva un commento alla sua recente sostituzione.

(AGENPARL) – Roma, 12 giu – MAURO (PI): RENZI INCOERENTE SU ABOLIZIONE BICAMERALISMO – «Sono impressionato dall’incoerenza teorica del Presidente del Consiglio, uno che ora dice: «Abbiamo fatto un errore alla Camera, poi lo ripareremo al Senato». E cioè, ripristiniamo seduta stante il bicameralismo che invece stiamo cercando di togliere attraverso una riforma costituzionale, proposta agli italiani come la manna dal cielo per risolvere i problemi di convivenza civile di questo paese. Sta dicendo quindi che la doppia lettura è sacrosanta perché alla Camera possono succedere le imboscate». Cosi Mario Mauro, senatore di Popolari per l’Italia, questa mattina ad Agorà, su Rai Tre, commentando gli esiti del voto di ieri alla Camera sulla responsabilità civile dei magistrati.

(AGENPARL) – Roma, 12 giu – SALATTO (PI): IL ROBESPIERRE RENZI STIA ATTENTO A NON FARE LA FINE DEL SUO OMONINO PARIGINO – “Il novello Robespierre fiorentino, Renzi, stia attento a non fare, prima o poi, la fine del suo omonimo parigino. In democrazia, quella vera, ci si confronta con chi non la pensa allo stesso modo per convincerlo, non lo si epura. Prima Mauro, poi Mineo e Chiti fuori dalla commissione Affari Costituzionali perche’ sostenitori della eleggibilita’ del nuovo Senato non prevista dal ddl del governo. Un modo di procedere questo che non conosce precedenti nella storia repubblicana italiana e che è in assoluto contrasto con la Costituzione e le norme che regolano i gruppi senatoriali”. Lo dichiara in una nota Potito Salatto, socio fondatore dei Popolari per l’Italia. “Gli atteggiamenti autoritari – aggiunge Salatto – spesso sono un segno di debolezza da parte di chi li esercita e un atto di vilta’ di chi li asseconda. Il Paese tutto apra gli occhi prima che sia troppo tardi”.

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