La Roma della Repubblica

La mostra, allestita nelle sale di Palazzo Caffarelli al Campidoglio di Roma, illustra (attraverso una serie di temi e contesti archeologici) i caratteri e le trasformazioni della società romana nel corso di ben cinque secoli, dalla nascita della Repubblica alla creazione dell’Impero.

Secondo l’impostazione data al progetto pluriennale di cui fa parte questa esposizione Il racconto dell’archeologia, si è dato particolare rilievo, nella struttura e nella costruzione del percorso espositivo, a contesti archeologici – conosciuti principalmente attraverso la bibliografia specialistica e in molti casi totalmente inediti – come chiave di lettura della ricostruzione degli aspetti salienti della società romana e delle sue trasformazioni nel lungo periodo compreso tra il V secolo e la metà del I secolo a.C.

Il percorso espositivo di La Roma della Repubblica, articolato in tre sezioni principali, è costituito da una ricca selezione di circa 1800 opere, tra cui manufatti in bronzo, pietra locale, in rari casi marmo, soprattutto terracotta e ceramica. Elemento di notevole impatto è il colore, restituito come proposta fondata sull’analisi delle terrecotte che un’attenta opera di ricomposizione consente di attribuire ad articolati moduli decorativi.

La quasi totalità delle opere in mostra non è solitamente esposta al pubblico; in molti casi si tratta di oggetti finora conservati nelle casse dell’Antiquarium, per la prima volta restaurati ed esibiti. Al materiale pertinente alle collezioni dell’Antiquarium si aggiunge una scelta, rilevante per qualità, di opere conservate alla Centrale Montemartini, tra le quali spiccano l’urna in marmo dall’Esquilino, la piccola scultura di capro in bronzo da via Magenta e i resti di affresco dalla cosiddetta Tomba Arieti. Dal settore museale del Campidoglio proviene infine una selezione di ritratti di età tardo-repubblicana, in parte esposti nelle sale dei Musei Capitolini, in parte solitamente conservati nei magazzini.

Il progetto costituisce il secondo capitolo (dopo la mostra La Roma dei Re del 2018) del grande ciclo Il racconto dell’Archeologia, basato principalmente sulle collezioni di proprietà comunale conservate nei magazzini e nei musei della Sovrintendenza.

L’allestimento della mostra (aperta al pubblico sino a tutto il mese di settembre) è promosso da Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è a cura di Claudio Parisi Presicce e Isabella Damiani.

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