La stupida guerra

Le tensioni tra Francia e Gran Bretagna non fanno che aumentare. I pescatori francesi hanno cominciato ad attuare il loro piano di pressioni se non viene risolto il problema dell’accesso dei loro pescherecci alle acque britanniche. Hanno  cominciato con il bloccare un battello inglese a Saint Malo e minacciano di bloccare tutto il traffico marittimo tra i due paesi e persino di bloccare l’entrata del tunnel sotto la Manica a Calais. Questo vorrebbe dire un isolamento di fatto della Gran Bretagna dal resto dell’Europa.

A peggiorare le cose è venuto il tragico incidente in mare, con la morte per annegamento di 27 persone che cercavano di immigrare in Inghilterra dalla Francia attraverso il Canale. I due governi sono apparsi in principio disposti a collaborare per creare sistemi che impediscano altre tragedie, e per questo la Francia aveva convocato una riunione a Calais dei Ministri dell’Interno con la partecipazione della GB, Olanda, Belgio e Germania e della Commissione Europea. Ma il solito Johnson ha guastato tutto, inviando una lettera a Macron nella quale sostanzialmente rigetta la responsabilità del problema sulle Autorità francesi. Il peggio è che, prima di inviarla, l’ha pubblicata su Twitter, per cui Parigi l’ha appreso dalla stampa.

Da qui, reazione irata dei francesi (con tutte le ragioni): nel corso di un negoziato su questioni così difficili e delicate, non si interviene pacchianamente con una manifestazione di opinione pubblica, per cui il Ministro dell’Interno britannico, Priti Patel, è stata “disinvitata” dalla riunione di Calais, che andrà avanti senza di lei. E il portavoce dell’Eliseo, Gabriel Attal, ha commentato in modo duro e sprezzante quest’ultima maleducazione inglese. Si direbbe che Boris Johnson faccia tutto quello che può per rendersi insopportabile agli europei, isolare il suo Paese e portarlo a una serie di guerricciole stupide. Calcolo politico interno di breve respiro, o semplicemente irresponsabilità?

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