L’esodo russo dalla Corea del Nord

Un gruppo di  funzionari e diplomatici dell’Ambasciata russa a Pyongyang (una delle più grandi nella capitale nordcoreana) ha cominciato a lasciare il paese anche con una certa difficoltà di spostamenti. In una lettera pubblicata sui social, i diplomatici denunciano che “quasi nessuno può sopportare le restrizioni individuali imposte per il Coronavirus, l’assenza di beni essenziali, compresi medicinali e l’impossibilità di risolvere ogni problema di salute”. Nella lettera si anticipa che l’esempio sarà probabilmente seguito anche da altre Rappresentanze.

È una denuncia gravissima, venendo da rappresentanti di un regime “amico” e confermano, se ce ne fosse bisogno, il fallimento di una dittatura che semina solo povertà e disastri.

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