Opportunità Europa

Cosa sono i finanziamenti europei * Purtroppo in Italia esiste ancora molta confusione riguardo ai finanziamenti europei. Per chiarire allora le idee, è necessario innanzitutto partire dai cosiddetti fondi europei (o fondi comunitari), ovvero le risorse finanziarie del bilancio dell’Unione europea, per poi comprendere che queste risorse finanziarie vengono gestite con due modalità differenti.

Si possono infatti distinguere due tipologie di fondi europei: i fondi gestiti direttamente dalla Commissione europea e i fondi la cui gestione è demandata agli Stati membri attraverso le loro amministrazioni centrali e periferiche.

Nel caso dei fondi europei a gestione diretta è la Commissione europea con sede a Bruxelles, o una sua Agenzia delegata, che eroga i fondi direttamente agli utilizzatori finali, attraverso la partecipazione ai bandi pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE) o dalle singole DG della Commissione europea, nei diversi settori di attività.

Questo tipo di fondi europei seguono due procedure di aggiudicazione distinte: la sovvenzione (call for proposal) e il bando di gara (call for tender). I fondi europei che utilizzano la procedura della sovvenzione sono quelli più amati dagli italiani. Eppure, l’ammontare delle risorse finanziarie gestite tramite bandi di gara è nettamente superiore rispetto a quello stabilito per le sovvenzioni (rapporto 1:5).

Nel caso dei fondi europei a gestione indiretta, le risorse finanziarie del bilancio dell’UE vengono trasferite agli Stati membri, in particolare alle Regioni, che sulla base dei programmi operativi ne dispongono l’utilizzazione e l’assegnazione ai beneficiari finali. Queste risorse sono rappresentate principalmente dai Fondi strutturali e dal Fondo di coesione. Di questo tipo di finanziamenti europei danno ampia informativa i siti istituzionali delle Regioni.

Chi può richiedere i finanziamenti europei – I fondi europei gestiti direttamente da Bruxelles possono essere richiesti da persone giuridiche, pubbliche o private, stabilite negli Stati membri dell’UE o appartenenti ad altri paesi che partecipano ai programmi europei di riferimento, quali ad esempio: associazioni di categoria, camere di commercio, centri di ricerca, enti di formazione, enti locali, imprese, ONG, parti sociali, università, ecc.

Se quindi cercate finanziamenti per i vostri progetti potete rivolgere la vostra attenzione alle sovvenzioni comunitarie, che vengono assegnate a titolo di co-finanziamento per progetti o obiettivi specifici, generalmente tramite inviti a presentare proposte (call for proposals). Si tratta di finanziamenti essenzialmente tematici con obiettivi specifici – ambiente, ricerca, formazione – concepiti e attuati dai vari dipartimenti della Commissione europea o dalle agenzie esecutive.

Se invece cercate ulteriori sbocchi per i vostri servizi o prodotti, allora potete rivolgere la vostra attenzione agli appalti pubblici, che vengono aggiudicati tramite gare d’appalto (call for tenders) finalizzate all’acquisto di beni (mobili, attrezzature informatiche, forniture per uffici, pubblicazioni, articoli promozionali, ecc.), servizi (studi, valutazioni, attività di formazione, consulenze, traduzioni, ecc.) o lavori (opere), al fine di consentire il funzionamento delle istituzioni e l’attuazione dei programmi comunitari.

Istruzioni di base per richiedere i finanziamenti europei – I settori tematici nei quali l’Unione europea gestisce i suoi programmi di finanziamento sono diversi: ambiente, audiovisivo e media, cultura, energia, giustizia, imprese, istruzione, occupazione e pari opportunità, cooperazione allo sviluppo, ricerca e innovazione tecnologica, salute e tutela dei consumatori, trasporti, ecc.

E’ importante comprendere che i fondi gestiti direttamente dalla Commissione europea NON sono destinati a finanziare direttamente le singole attività imprenditoriali svolte all’interno del territorio degli Stati membri, ma a progetti transnazionali di medie dimensioni, che devono rispettare obiettivi e temi ben definiti. Chi desidera avviare una nuova attività di impresa, acquistare nuovi macchinari, oppure sviluppare un progetto innovativo per conto proprio e “localmente”, deve verificare la disponibilità di finanziamenti specifici rivolgendosi alle autorità nazionali o regionali.

Molteplici sono i programmi settoriali o tematici, a partire dai quali vengono poi pubblicati i vari bandi europei. I più importanti per il periodo 2007-2013, suddivisi per settore di appartenenza, sono:

Ambiente, Programma LIFE +, Audiovisivo, Progamma MEDIA 2007, Cultura, Programma CULTURA, Energia, CIP -Programma specifico Energia Intelligente per l’Europa II, Imprese e industria, CIP -Programma specifico Innovazione e imprenditorialità, Istruzione e formazione

Programma di Apprendimento permanente Programma TEMPUS IV Programma Erasmus Mundus II, Occupazione, affari sociali e pari opportunità, Programma PROGRESS, Ricerca, 7° Programma quando di ricerca e sviluppo tecnologico, Società dell’informazione, Programma eContentplus, Programma Safer Internet Plus Iniziativa i2010 -Librerie digitali CIP -Programma specifico di sostegno in materia di TIC, Trasporti, Programma Marco Polo II Reti TEN-T.

Il principale sito istituzionale di riferimento per tutte le informazioni riguardanti l’Europa è sicuramente Europa-il portale dell’Unione europea, lanciato nel febbraio 1995. A partire da questo gigantesco portale, è possibile trovare le informazioni specifiche sui fondi europei consultando le pagine on-line delle diverse Direzioni generali (DG) della Commissione europea, con più di 20 DG.

Individuata la DG di interesse (corrispondente al settore di attività), si potrà finalmente navigare tra le pagine descrittive dei programmi di finanziamento, alla ricerca dei bandi aperti per le diverse misure di attuazione. Avvertenza: il 90% di queste pagine è scritta in inglese (o francese). Pertanto, è indispensabile conoscere bene almeno l’inglese per poterne comprendere il contenuto ed individuare le possibilità di finanziamento ricercate.

I diversi bandi europei (sovvenzioni), che danno attuazione ai programmi tematici di finanziamento, sono di norma pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE). Anche qui è necessario armarsi di santa pazienza e consultare giornalmente la GUUE per tenersi al corrente dei bandi pubblicati, la cui documentazione e i formulari saranno poi pubblicati sui siti delle varie DG della Commissione europea, in base al settore di riferimento.

Molti sono gli interrogativi che assalgono chi per la prima volta si trova di fronte ai molteplici documenti e formulari scaricati dal sito web della DG di riferimento. Partecipare a un bando europeo non è impossibile. Tuttavia, compilare correttamente la documentazione necessaria e presentare un progetto secondo i criteri indicati dal singolo bando… sicuramente richiede una certa preparazione di base.

Il problema di fondo è l’improvvisazione della maggior parte dei candidati. Non è corretto pensare che per accedere ai fondi europei è sufficiente compilare un paio di moduli, magari facendoli tradurre in inglese da una studentessa di lingue, e poi copiare all’interno del formulario un bricolage di testi che tentano di esporre in maniera disordinata l’idea di progetto che da tempo riposa nel proprio cassetto. Non è mettendo insieme degli appunti sparsi e incompleti che si partecipa con successo a un bando europeo gestito direttamente da Bruxelles.

Esistono degli appositi corsi di formazione che insegnano ad impostare correttamente una proposta progettuale in risposta ai bandi UE. Questi corsi non sono nati per puro caso. Essi nascono dalla concreta esigenza di fornire delle spiegazioni di fondo che permettono di comprendere innanzitutto gli elementi chiave dei contributi comunitari, per poi insegnare la metodologia di redazione dei progetti europei.

Ve ne sono di diversi tipi: corsi intensivi di due settimane, corsi master di diversi mesi che si svolgono all’estero e che prevedono sessioni presso le istituzioni europee, corsi di due giorni, corsi su misura, corsi on-line ecc. ecc. Alcuni corsi sono gratuiti e altri a pagamento (di cui alcuni decisamente costosi). Come scegliere?

L’importante è non cadere nel tranello “più costoso-più valido”. Non sempre il corso molto articolato, della durata di diversi giorni o addirittura mesi, che si svolge in una sede prestigiosa ecc. alla fine fornisce veramente tutto ciò che serve sapere per partecipare con successo ai bandi UE. Esistono, invece, diversi corsi, anche della durata di soli due giorni, che riescono a trasmettere il giusto kit di strumenti indispensabili e concreti, in grado di mettere chiunque in condizione di poter rispondere ad un bando con serenità. Ed hanno un costo assolutamente ragionevole.

Per approfondimenti e per consultare direttamente i bandi è utile visitare anche Europa Facile.

[* le informazioni sono tratte dal seguente sito]

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