Gio Ponti al MAXXI

Roma – Definirlo architetto è decisamente riduttivo. Gio Ponti è stato anche designer, art director, scrittore, poeta, critico, insomma un artista a 360 gradi che ha voluto esprimere la sua creatività senza porsi limiti.

Il suo eclettismo spaziava dalla realizzazione di progetti impegnativi come il grattacielo Pirelli a Milano o la cattedrale di Taranto al design di oggetti d’uso quotidiano o all’arredo urbano. Da cattedrali e musei passava ad uffici e navi. Il tutto in una chiave espressione di una forte vocazione sociale e di salvaguardia della bellezza.

A quarant’anni dalla sua scomparsa il MAXXI ha allestito una retrospettiva per raccontare proprio questa sua poliedricità. In mostra materiali archivistici, modelli, fotografie, libri, riviste, e oggetti che ci parlano di questa vocazione e che riconoscono il giusto merito ad un artista il cui lavoro ha lasciato tracce importanti in diversi continenti. E per questo, Gio Ponti è stato oggetto di una letteratura storico-critica e di una produzione espositiva difficili da eguagliare.

La mostra è articolata in otto sezioni. L’allestimento è scenografico e si rifà all’idea che Ponti aveva dello spazio: fluido, dinamico, colorato. Entrando, il visitatore viene accolto da una potente installazione di grandi stendardi sospesi in Alcantara realizzati da Zaha Hadid, che evocano lo skyline di una città in stile “Ponti”. Per conoscere la visione di Ponti sul tema “casa” è da visitare la sezione denominata “Verso la casa esatta”. Al terzo piano imperdibile la ricostruzione di una parte del Pirellone.

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