Europarlamento, i passi dopo le Elezioni

Esaurita la fase elettorale il processo democratico europeo prosegue con la sua naturale evoluzione per andare a ricoprire tutte le cariche previste. Spicca sicuramente la figura del Presidente: il Parlamento accetterà solo candidature di personaggi che abbiano partecipato al processo dello Spitzenkandidat, ovvero che siano stati nominati dai partiti politici europei presenti nell’assemblea; il candidato deve appartenere ad uno dei gruppi politici del Parlamento uscente; ogni gruppo politico può candidare una sola figura.

Durante il Congresso di Helsinki dell’8 novembre 2018, il Partito Popolare Europeo (PPE) ha eletto Manfred Weber (CSU, Germania) suo candidato principale per le elezioni europee. Il candidato principale del Partito dei socialisti europei (PSE) Frans Timmermans, 57 anni, è stato nominato dai membri del congresso che si è tenuto a Lisbona il 7 e 8 dicembre 2018. Jan Zahardil (ODS, Repubblica ceca) il 14 novembre è stato designato candidato principale del suo partito. Nella riunione del 21 marzo a Bruxelles, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE) ha nominato un gruppo di sette candidati principali (Team Europe) per le elezioni europee. Ska Keller, 37, e Bas Eickhout, 42, sono i due candidati principali nominati dal Partito europeo dei Verdi per le elezioni europee al congresso del 23-25 novembre a Berlino. L’Alleanza libera europea (AAE) ha nominato Oriol Junqueras (ERC, Spagna) come candidato principale per le elezioni europee all’Assemblea generale dell’AAE tenutasi a Bruxelles il 7 marzo 2019. Il partito della sinistra europea ha eletto Violeta Tomič, 56 anni, e Nico Cué, 62 anni, come candidati principali.

In preparazione alla prima plenaria della nuova legislatura, prevista per il 2 luglio, gli eurodeputati devono decidere in che gruppo politico collocarsi. Durante l’ottava legislatura erano divisi in 8 gruppi. Alcuni deputati facevano parte dei non-iscritti. Durante la prima sessione plenaria gli eurodeputati eleggono il presidente del Parlamento europeo e i vice-presidenti. Durante la seconda sessione plenaria di luglio il Parlamento dovrebbe votare chi presiederà la prossima Commissione europea. Sono gli Stati membri a dover proporre i Commissari, in collaborazione con il nuovo presidente della Commissione. I Commissari designati verranno poi esaminati dalle commissioni parlamentari responsabili delle tematiche pertinenti. L’intera Commissione europea verrà poi sottoposta al voto della plenaria del Parlamento europeo. La nuova Commissione europea comincerà il proprio incarico il 1 novembre 2019.

Dopo essersi consultato con il Parlamento Europeo, il Presidente del Consiglio Europeo propone un candidato alla Presidenza della Commissione al Consiglio Europeo che ratifica con una maggioranza qualificata. Successivamente il Presidente della Commissione viene eletto dai membri del Parlamento a maggioranza. Tocca poi agli Stati membri proporre i commissari in stretta cooperazione con il neo Presidente della Commissione; i candidati commissari vanno in audizione da parte delle commissioni parlamentari. Terminata la fase di valutazione il Parlamento Europeo vota la nuova Commissione Europea a maggioranza, una volta eletta, questa si presenta davanti al Parlamento.

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