Burundi: Nkurunziza, “Guida Suprema per l’eternità”

“Guida Suprema per l’eternità” è il titolo concesso al Presidente del Burundi lo scorso 11 Marzo dai dirigenti del suo Partito. Nel Paese ci si preoccupa sempre più per i molteplici attacchi di megalomania che colpiscono Pierre Nkurunziza.

Pierre Nkurunziza, Presidente del Burundi dal 2005, sembra aggrapparsi sempre più al potere. La Costituzione potrebbe essere modificata per via referendaria nel Maggio prossimo e questo gli permetterebbe di rinnovare il suo mandato fino al 2034. Una eventualità che alcuni membri della società civile temono  molto visto che il suo mantenimento al potere era stato il punto di partenza della crisi politica del 2015, crisi che ha gettato il Paese nella violenza seguita dalla repressione massiva degli oppositori. “In due anni, almeno 1200 persone sarebbero state uccise (…) e nella speranza di sfuggire a queste violenze politiche, 400000 burundesi si sono rifugiati nei Paesi limitrofi”, riporta la Federazione Internazionale per i Diritti Umani. Questa prospettiva li preoccupa anche perché il culto della personalità del Presidente sembra rafforzarsi sempre più. I dirigenti del suo Partito, il Consiglio nazionale per la difesa della Democrazia-Forze di difesa della Democrazia (CNDD-FDD), lo hanno nominato lo scorso 11 Marzo “Imboneza yamaho”, che tradotto dalla Lingua kirundi suona come “Guida suprema per l’eternità” o “leader senza tempo”. Questa promozione, abbinata al “premio per il coraggio politico” a lui conferito da un fumoso Istituto Mandela, ha suscitato sui social network reazioni che vanno dall’indignazione alla preoccupazione, e si parla di lui affibbiandogli il soprannome “sua maestà Re Nkurunziza 1°”.

Lo scorso 1° Marzo, una banale partita di calcio giocata tra la sua squadra personale, l’Alleluia FC, e una squadra locale a Kiremba (Nord del Paese) ha avuto pesanti ripercussioni per i suoi organizzatori. Questi ultimi sono stati arrestati per “complotto contro il Capo di Stato”. La presenza di cittadini congolesi tra il pubblico avrebbe messo in pericolo il Presidente – secondo il Governo, perché erano miliziani, secondo un testimone, perché questi ultimi non avevano esitato a placcare il Presidente-calciatore sul terreno di gioco, non essendo coscienti di chi fosse in realtà. L’Alleluia FC, nata per volontà di un Presidente malato di pallone e ex insegnante di educazione fisica, viene spesso giudicata come efficiente strumento di comunicazione politica, permettendo al Presidente di girare le zone rurali del Paese e rompere il cliché di dirigente elitario e sradicato dal territorio. Viene anche vista come strumento perfetto per coinvolgere sostenitori e fan. “Non è raro sentire cantare prima delle partite dell’Alleluia FC melodie guerriere che recitano parole come: ‘nessuno può scacciare l’aquila (animale totem del Presidente,ndr) sempre che non fossimo tutti morti”, si legge in un articolo della rivista specializzata So Foot.

Il Presidente non è solo un appassionato di calcio, è anche molto credente. Nel 1995, allora schierato con i ribelli che si erano dati alla macchia, si converte al movimento evangelico “born again”. Afferma che in quel momento Dio gli apparve per annunciargli che un giorno sarebbe stato a capo del Burundi. “Nkurunziza è in effetti certo di essere diventato Presidente della Repubblica per volontà divina” e “organizza tutta la sua vita e la sua governance intono al suo credo”, afferma il suo portavoce Willy Nyamitwe. In questa logica, nel 2017 aveva intrapreso la “moralizzazione del Paese” esigendo che la coppie di fatto si sposassero entro la fine dell’anno. Il suo “personale” obiettivo era anche quello di evitare gravidanze indesiderate. Da allora, sono state organizzate numerose  “campagne di moralizzazione della società burundese” nelle 18 provincie del Paese. Radio France internazionale (RFI) riporta che in tutte queste occasioni il Presidente ha presentato la sua visione della società ai notabili del luogo a porte chiuse.

Malgrado le derive assolutiste denunciate dagli oppositori e dalle organizzazioni internazionali, Pierre Nkurunziza ha recentemente mostrato qualche segnale di apertura. Tra questi il recente annuncio di una grande grazia presidenziale concessa a 740 detenuti, tra i quali figurano 450 membri dell’opposizione arrestati nel 2015. Negli auguri rivolti al Paese per il Nuovo Anno, il Presidente aveva anche promesso la liberazione di 2000 persone condannate a pene lievi. Rimane da aspettare il referendum di Maggio, anche se di fatto per i “suoi” uomini Nkurunziza è “senza tempo”.

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