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Acqua: summit Roma, diventi centrale in negoziati su clima – Le conferenze mondiali sul clima, la Cop21 e la Cop22, hanno riconosciuto l’importanza di migliorare la gestione dell’acqua sul pianeta, priorità anche degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’ONU. Ora c’è bisogno di aumentare questi sforzi affinché il tema dell’acqua assuma ruolo prioritario nella futura negoziazione sul clima. È il messaggio del summit ‘Acqua e clima. I grandi fiumi del mondo si incontrano’, che per la prima volta chiama a raccolta a Roma i rappresentanti dei più importanti bacini fluviali del mondo (23-25 ottobre). E serve anche migliorare il dialogo tra gli organismi di bacino dei grandi fiumi in tema di adattamento e mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici sull’acqua, sulla base di una piattaforma di cooperazione che privilegi il consolidamento dei risultati già conseguiti, il miglioramento della governance, l’impiego delle risorse finanziarie, lo scambio di informazioni e know-how. Il confronto tra i grandi fiumi a Roma punta a una visione comune in vista della Cop23 di novembre a Bonn e del Forum Mondiale dell’Acqua di Brasilia previsto a marzo 2018. (AdnKronos)

Carenza di acqua del 40% al 2030 se non si interviene Conferenza acqua Marsiglia, rischio conflitti e blocco sviluppo – Entro il 2030, il mondo si troverà a far fronte a un deficit di acqua a livello globale del 40%, se il panorama attuale rimane immutato. E’ l’allarme lanciato a Marsiglia alla 2/a Conferenza internazionale sull’acqua e il clima, organizzata dal Consiglio Mondiale dell’Acqua (WWC). “La competizione di varie domande – si legge in un comunicato finale della conferenza – aumenta il rischio di conflitti localizzati e condurrà a scelte di approvvigionamento sempre più difficili, limitando l’espansione di settori critici per lo sviluppo sostenibile”. I 150 delegati a Marsiglia si sono posti come obiettivo quello di definire la roadmap per il futuro e sensibilizzare l’opinione pubblica globale sulle criticità legate all’acqua, in vista della COP23 che si terrá a Bonn il prossimo novembre e il World Water Forum previsto per il marzo 2018 a Brasilia. (ANSA)

Smog. Legambiente: a Torino pm10 sopra limiti per 70 giorni, Milano 59 – Aria sempre più inquinata con un bollettino rosso in peggioramento, come dimostrano gli ultimi aggiornamenti di Legambiente. Da gennaio a oggi a Torino salgono a 70 i giorni di superamento di PM10, mentre Milano è arrivata a quota 59 gg. Male anche Pavia (66gg), Cremona (65gg di superamento) e Padova (60gg). È quanto denuncia Legambiente che ha aggiornato di nuovo i dati di “Pm10 ti tengo d’occhio” riportando da gennaio a meta ottobre, quelle città che hanno superato il limite di legge dei 35 giorni di sforamento, con una media giornaliera oltre i 50 microgrammi per metro cubo, previsto per le polveri sottili (PM10). Ma oltre al PM10, la cappa di smog che sta sovrastando la Pianura Padana e molte regioni del Nord Italia è composta anche di ossidi di azoto (NOx), la cui fonte principale ancora oggi è costituita dai trasporti stradali e in particolare dalle auto. Da Torino a Milano passando per Roma sono scattati anche i blocchi delle auto Euro4, e i più moderni Euro5 e Euro6. Azioni mirate ma prese con troppa lentezza e che secondo Legambiente non basteranno a contrastare l’emergenza smog e a ridurre le emissioni inquinanti. Quello che serve è un pacchetto di interventi concreti e coraggiosi che coinvolgano tutte le città d’Italia, a partire dalla messa al bando, tra il 2020 e il 2025, dei motori diesel e dei veicoli più inquinanti dalle metropoli italiane con più di 50mila abitanti, con standard sempre più elevati da dover rispettare per poter accedere alle aree urbane. L’addio ai diesel, per Legambiente sarà un processo possibile, lento ma inesorabile, che in questa fase di transizione deve essere accompagnato da altre azioni concrete: è fondamentale mettere in campo politiche tariffarie ad hoc come la road pricing e la ticket pricing per l’ingresso con veicoli a motore nelle aree urbane, sull’esempio dell’Area C di Milano che ha istituito zone a pedaggio urbano. Quando il livello di inquinamento invernale ed estivo è troppo elevato, occorre imporre limiti di velocità più bassi sulle strade urbane (dove il limite proposto di 30 km/h serve anche ad aumentare la sicurezza della mobilità ciclopedonale) e rivedere la velocista massima consentita anche su quelle extraurbane (70 km/h) e sulle autostrade (110 km/h). E soprattutto incentivare e potenziare il trasporto pubblico e quello su ferro, dare più spazio alla micromobilità e alle aree ciclopedonali che attraversano nelle diverse direttrici i centri urbani, sostenere una mobilità sostenibile e nuova con nuove risorse. Sono queste in sintesi le proposte antismog di Legambiente per ridurre le emissioni inquinanti legate alle auto e al traffico. (Dire)

Alimenti: Coldiretti, insetti a tavola in arrivo da gennaio 2018. Ma 54% Italiani non li mangerebbe – Spiedini di grilli o di cavallette dalla Thailandia, tarantole fritte e millepiedi al forno dalla Cina sono in arrivo sulle tavole degli italiani a partire dal primo gennaio 2018. La novità viene segnalata dalla Coldiretti in forza del nuovo regolamento Ue che verrà applicato sui “novel food” e che permetterà di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti sia come prodotti tradizionali da Paesi terzi, aprendo di fatto alla loro produzione e vendita anche in Italia. I piatti a base di insetti sono stati mostrati in anteprima dalla Coldiretti in occasione del Forum internazionale dell’Agricoltura a Cernobbio dove è stata allestita una tavola con la pasta all’uovo artigianale ai grilli, i millepiedi cinesi arrostiti croccanti e affumicati, le tarantole arrostite senza conservanti né coloranti dal Laos e i vermi giganti dalla Thailandia che arrostiti dicono che abbiano un gusto simile alle patatine con un leggero aroma di pollo. Ma ci sono anche – continua la Coldiretti – il baco da seta all’americana, la vera star degli insetti commestibili, le farfalle delle palme dalla Guyana francese, fritte e condite, le cimici d’acqua dalla Thailandia, ricche di fibre, proteine e vitamine fino agli ‘aperinsetti’: vermi della farina aromatizzati alla paprica, al curry e al sale marino made in Belgio, magari da mandare giù con un sorso di Vodka con bachi da seta. (AdnKronos)

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