In questo mondo di porci

Lo scandalo del produttore americano super arrapato sta prendendo pieghe grottesche. Siamo arrivati quasi a “alzi la mano chi non ha mai molestato una donna” e non è ancora iniziato il capitolo di “alzi la mano chi non ha mai molestato un uomo”. Questa sarà al seconda puntata.

Quando ero giovane, ho spessissimo sentito dire che chi faceva il cinema, specie se genere femminile, era di solito una persona di dubbia moralità. Certo contribuiva al pensiero comune l’atteggiamento libertino di alcune starlette, di solito mezze tacche che però danneggiavano tutte. Questo per dire che c’è sempre stata aria di marchette in quell’ambiente. Per fortuna non è così, ci sono casi e casi. Anche la cinematografia ci ha raccontato di mezzucci per raggiungere il potere e non solo.

Su tutto vorrei sottolineare che a me personalmente non frega nulla di come certe donne e anche certi uomini abbiano fatto carriera: fatti loro. Però, periodicamente, gli americani soffrono di prurito intimo e quindi esce fuori roba frizzante. Ok, il produttore sotto accusa è un maiale; pare lo sapessero tutte e il risultato è che ormai guardiamo alle attrici bellocce e pensiamo ai tremori delle loro mutande.

Si è scatenata una gara a chi è stata molestata di più. Care donne a noi non ce ne frega nulla. Mi dispiace per voi, non giudico ma credo ci sia sempre una via d’uscita.

Quello che trovo patetico sono le discussioni dove tutti dicono la loro e tutti pensano di avere ragione. Uno spaccato del declino della nostra società. Voglio puntare sui giovani, almeno su quelli che verranno ben educati dalle loro famiglie a rispettare gli altri. Anche se da che mondo è mondo il denaro e il successo hanno attirato gente senza morale disposta a tutto pur di arrivare. Recentemente, ho visto una serie americana dove il protagonista è uno che toglie le star dai pasticci; in ogni puntata c’è almeno una stella del football che si sveglia con una ragazza sconosciuta molto bella e molto morta; oppure una ragazzina ninfomane in cerca di una parte in un film che dispensa sesso orale come fossero consigli, oppure un famoso tycoon ossessionato dai travestiti che viene fotografato insieme a uno/a di queste bellissime donne con un pomo d’Adamo grande come una palla da golf. Lui riesce sempre a fare in modo che nulla trapeli.

Ecco, per dire come non c’è bisogno di fantasia sfrenata per scrivere queste storie, basta la cronaca di ogni giorno, nel paese delle grandi opportunità, specie se sei carina e senza freni inibitori. Da quelle parti è pieno di produttori, manager e robe simili pronti ad aiutarle a fare carriera, cominciando dal basso, anzi cominciando dal pavimento dove inginocchiarsi.

Dio benedica l’America, se ci riesce.

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