Italia delle Regioni

La Conferenza delle regioni italiane ha espresso parere favorevole al “Piano Strategico Grandi progetti culturali”. Si tratta di un finanziamento per il biennio 2017-18 di 135 milioni di euro a favore di 23 interventi su musei e aree archeologiche, grandi biblioteche, archivi, poli e attrattori culturali distribuiti prevalentemente fra i territori del Centro Nord”, lo ha dichiarato al termine della Conferenza Unificata del 24 novembre, il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

“Si tratta di interventi su siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale che necessitano di interventi di tutela e riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale. Abbiamo condiviso con il ministro Franceschini gli obiettivi del Piano che merita nella fase attuativa la massima collaborazione istituzionale. Anche per questi motivi speriamo – ha concluso Bonaccini – che in futuro ci possa essere un coinvolgimento ancora più stringente delle Regioni, in modo da poter definire al meglio i singoli interventi in un’ottica di rilancio complessivo dei territori”.

Alcuni interventi che otterranno finanziamenti. MUSEI E AREE ARCHEOLOGICHE: la residenza Sabauda  a Venaria (To) di Agliè e il Castello di Racconigi, restauro e valorizzazione Palazzo Te di Mantova, Nuovi allestimenti del Museo di Aquileia (Ud), Gallerie Estensi di Ferrara, Realizzazione del Museo dell’Emigrazione a Genova, la Realizzazione del Museo Fellini a Rimoni,  Museo della Collezione Mitoray a Pietrasanta (LU) Restauri del Museo del Bargello a Firenze, valorizzazione del Museo delle Civiltà (EUR) Roma, Parco Archeologico di Ostia Antica a Ostia RM), Valorizzazione sistema museale di Cagliari, Percorsi Musei della Memoria  a Palmanova, Padova Ospedaletti sulle Tofane.  BIBLIOTECHE ARCHIVI E SCUOLE: Restauro della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Roma, Biblioteca Italiana di Archeologia e Storia dell’Arte, realizzazione del Polo Archivistico Lombardo e Polifunzionale a Pavia, restauro Scuola del Patrimonio a Palazzo Venezia in Roma, Restauro del Teatro di Posa n. 3 del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. POLI E ATTRATTORI CULTURALI: Rifunzionalizzazione del complesso monumetale della Rocca Albornoz, Museo del Ducato,Museo Archeologico e Ponte delle Torri di Spoleto (PG), Recupero Museale della Fortezza Marghera (VE), Recupero del Parco “Colle dell’Infinito) Recanati (MC), Restauro delle Tese delle Vergini nell’Arsenale di Venezia (VE), Restauro dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone di Sulmona (AQ).

Esprime soddisfazione anche il ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, che ha voluto focalizzare l’attenzione soprattutto sul restauro e la riorganizzazione delle Biblioteche nazionali di Roma e Firenze e per la valorizzazione della prestigiosa biblioteca di Archeologia e storia dell’Arte di Roma. Un intervento di 35 milioni di euro per ampliare gli spazi, consentire nuove forme e modalità di fruizione, la digitalizzazione del patrimonio librario e per una migliore collocazione delle collezioni sul modello delle più recenti grandi biblioteche al mondo.

“Un investimento – ha detto Franceschini – di cui vado particolarmente fiero che si somma a quanto già previsto dalla finanziaria del 2016 e che conferma l’impegno del Governo a favore dei tanti istituti che silenziosamente e con alta professionalità operano per la conservazione, catalogazione e restauro del nostro patrimonio culturale. Un lavoro poco visibile ma importantissimo che va valorizzato perché mantiene viva la memoria e la vitalità di un patrimonio unico al mondo”.

Giovedi 24 novembre presso la sede nazionale di ANCI  hanno preso il via i  lavori del primo “Tavolo nazionale di Esperti di Street Art “. I lavori hanno visto la partecipazione di Gianluca Callipo, presidente ANCI Giovani, di Giacomo D’Arrigo, direttore ANG Agenzia Nazionale Giovani, e di Luca Borriello, direttore ricerca INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana.

Negli ultimi anni, la “street art” ha raggiunto un livello molto alto di qualità produttiva e percezione da parte del pubblico, specialista e generalista, con migliaia di appassionati in Italia, non solo giovani, oltre alla vivace attenzione di rappresentanti di enti governativi, università, imprese, aziende e organizzazioni sociali. I Comuni d’Italia, nello specifico, si stanno arricchendo ormai di numerose opere anche di grandi dimensioni della durata media di dieci anni. Oggi possiamo contare più di 180 Comuni attivi nella valorizzazione della street art, quasi 300 progetti e circa 30 festival in tutta Italia.

ANCI Giovani, insieme all’Agenzia Nazionale dei Giovani e l’associazione INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana che svolge ricerca e sviluppo su questi temi, ha immaginato di monitorare lo sviluppo del fenomeno all’interno dei Comuni italiani, considerando gli scenari urbani in continua evoluzione, dalle città si riempiono delle belle opere di questi straordinari artisti e dai giovani amministratori che potrebbero diventare delle vere e proprie sentinelle.

L’auspicio di ANCI Giovani è che l’amministrazione pubblica possa valorizzare e promuovere tale bagaglio nazionale integrato di conoscenza pratica, a favore dei Comuni d’Italia, visti i diversi sviluppi che la street art consegue nel mondo.

Per questo motivo, si è deciso di muoversi con questa ricognizione con la creazione di un team nazionale di esperti di street art (direttori di festival, curatori d’arte, operatori culturali specializzati) che produca un’analisi complessiva dello stato del fenomeno in Italia, dal punto di vista culturale, artistico, economico e sociale, costruendo un programma di valorizzazione integrata in diverse sessioni di lavoro. Il think-tank nazionale, secondo le possibilità, produrrà documenti, dati e proposte anche a beneficio delle amministrazioni pubbliche,come linee-guida per i Comuni che vogliano imparare a conoscere la street art, per la sua migliore e corretta valorizzazione. “Si tratta di un progetto –  afferma Giacomo D’Arrigo, direttore dell’Agenzia nazionale giovani – che ci dà la possibilità di mettere a sistema la forma d’arte principalmente utilizzata dalle nuove generazioni: la street art. La massima forma di espressione della loro creatività e del loro talento che, al tempo stesso, diviene importante strumento per riqualificare territori o zone abbandonate. Dal canto nostro abbiamo anche esperienze di successo sul tema perché alcuni dei progetti, specialmente di scambio di giovani, che vengono realizzati, vedono la nascita di opere proprio grazie alla street art. Basti pensare alle opere nate nel quartiere San Basilio di Roma grazie al contributo della Commissione Europea (con il programma Gioventù in Azione). Quindi la street art per valorizzare e cambiare il volto delle periferie, rimettendole al centro dell’agenda politica”.

“Per la prima volta – aggiunge infine Luca Borriello, direttore della ricerca Inward-Osservatorio sulla Creatività Urbana – si riuniscono gli esperti che guidano i processi di valorizzazione della street art in Italia. In un momento in cui l’attenzione al fenomeno è sempre più ampia, i territori si arricchiscono di opere d’arte, le imprese sperimentano prodotti, le comunità sociali dialogano con gli artisti e il numero di Comuni coinvolti è davvero notevole, occorre costituire un gruppo di lavoro nazionale che esprima le migliori competenze per un corretto e proficuo sviluppo della street art in Italia”.

©Futuro Europa®

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