Piccole novità al Pisa book Festival

Al Pisa Book Festival c’era un sacco di gente famosa, di cui è giusto non parlare ché tanto ne parlano tutti, inoltre ci risulta che dovrebbe essere il Festival della Piccola e Media Editoria, quindi alcuni nomi in programma c’entravano davvero poco. Noi siamo andati vagando, invece, tra i tavoli dei piccoli editori, dei veri protagonisti, e abbiamo trovato alcune piccole perle.

Giubilei Regnani Editore – proprietario anche del marchio Historica – opera tra Roma e Cesena e fa cose molto interessanti. Il suo direttore editoriale è Francesco Giuibilei, nato nel 1992 ma già autore di una straordinaria biografia di Leo Longanesi (Odoya) e adesso di un monumentale Storia del pensiero conservatore – dalla Rivoluzione francese ai nostri giorni (Giubilei Regnani). In Italia questo coraggioso ventiquattrenne si candida a ricoprire il posto che fu di Longanesi, sulla scia di Prezzolini, separando il grano dalla crusca, distinguendo reazionario da conservatore, chiarendo che il conservatore non è giocoforza un retrogrado né un nostalgico tradizionalista, aggiungendo che il conservatore intende continuare mantenendo, andare avanti senza dimenticare le esperienze positive del passato.

A problemi nuovi risposte nuove, questo è il conservatore, secondo Prezzolini, corretto in salsa Giubilei, che traccia in quasi 600 pagine (prezzo euro 22, un po’ altino) una mappa europea del conservatorismo, passando per l’America e affrontando il problema della mancanza tutta italiana di un partito conservatore. Giubilei avrebbe votato Trump? Non lo sappiamo, ma in fondo interessa poco. Quel che possiamo dire è che il volume si presenta bene ed è molto esaustivo per la materia trattata, in maniera quasi enciclopedica, pensatore per pensatore, con rapide schede e succinta analisi del pensiero. Giubilei ha fondato una rivista on line. Il nome? Il conservatore, non c’era bisogno di chiederselo.

Un altro libro interessante lo incontriamo sui banchi di Greco&Greco Editori, scritto da Francesco Paolo Trupiano, collana Affari Esteri, diretta da Domenico Vecchioni: Un ambasciatore nella Libia di Gheddafi. Altro testo monumentale (600 pagine euro 15) per raccontare la Libia dal 2004 al 2010, secondo l’esperienza di un palermitano che ha operato nella Libia di Gheddafi prima della primavera araba. Notevole. Effigi propone un grande lavoro fotografico del maremmano Stefano Pacini: Noi sogniamo il mondo, reportage narrativo-visivo che racconta per tappe forzate i problemi irrisolti e le bellezze di Portogallo, Marocco, Barcellona, Cuba, Maremma, Calabria, Napoli. Tutto rigorosamente in bianco e nero, introdotto da una serie di appunti anni Settanta con una splendida fotografia di una certa Patrizia che evoca tanta nostalgia di un periodo perduto, ideologico quanto si vuole ma sincero.

Marcos y Marcos pubblica una nostra vecchia conoscenza, quel Giuliano Pesce – classe 1990 – che circa dieci anni fa pubblicò il primo libro con Il Foglio Letterario (La parziale indifferenza) e adesso scopriamo autore di Io e Henry (Euro 15 pagine 230). la frase di lancio del romanzo di formazione vale il libro: “Se hai un sogno, vale la pena di vivere inseguendolo; se non ce l’hai, non vale la pena di vivere”. Termino con Massari, un editore resistente, che sforna ancora libri cubani (Gino Doné, Che Guevara…), alternati a classici rivisitati (La fattoria degli animali) e persino poesia (Fuori da quelle mura – Pino Bertelli riscopre Alda Merini). Le note liete vengono dai piccoli, come spesso accade, non da chi organizza Festival e chiede cifre esorbitanti agli standisti, soldi che vengono usati per pagare trasferte a personaggi paratelevisivi. Una tristezza tutta italiana.

©Futuro Europa®

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