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Forestale: in mille dicono no a passaggio in Carabinieri. Sindacati, no a militarizzazione. Domande per transito in Polizia – Un migliaio di appartenenti al Corpo forestale dello Stato hanno detto no al passaggio nei Carabinieri e hanno presentato domanda per transitare nella Polizia. E’ quanto sostengono i sindacati del Corpo Sapaf, Ugl-Cfs,Cgil-Cfs e Dirfor che hanno inviato al presidente della Repubblica e al ministro dell’Interno l’elenco delle domande. Si tratta di persone che, affermano i segretari Marco Moroni, Danilo Scipio, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi, “non vogliono essere militarizzate in virtù di una scelta scellerata del governo, che ha deciso l’assorbimento del Corpo da parte dell’Arma dei Carabinieri”. L’azione, aggiungono, “non è altro che il preludio ad una battaglia legale che vedrà soccombere l’atteggiamento antidemocratico ed arrogante di un esecutivo, quello del premier Renzi, che si è purtroppo dimostrato poco incline al dialogo ed al confronto, che pensa di avere a che fare con donne e uomini già pronti a rispondere ‘agli ordini’ e ad accettare supinamente che qualche ‘personaggetto’ calpesti la nostra dignità professionale ed i nostri diritti di lavoratori”. A Mattarella e Alfano i sindacati chiedono di “fermare lo scempio della polizia ambientale, che verrà cancellata facendo così un favore enorme alle ecomafie e alle grandi imprese che potranno inquinare con maggiore libertà”.(ANSA).

Parchi: Stelvio, linee guida e nuova gestione sotto la lente di associazioni – Dopo lo smembramento del Parco Nazionale dello Stelvio fra Regione Lombardia e le Province autonome di Trento e di Bolzano, Italia Nostra, Legambiente e Wwf attraverso l’osservatorio nazionale da loro istituito, vogliono valutare i progressi di carattere culturale e gestionale in atto della cosiddetta “sperimentazione Stelvio” dopo la suddivisione del parco nazionale in tre amministrazioni, così definita dal ministero dell’Ambiente. Le associazioni attendono il documento con le linee guida proposte e condivise dai sindaci dei comuni coinvolti di tutto il territorio del Parco per la parte della Regione Lombardia e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano che conterrà le indicazioni preliminari. Questo per poter valutare al meglio la strategia di gestione del Parco ed essere coinvolti nelle scelte e nelle proposte ambientali, culturali e scientifiche. Le associazioni auspicano anche che possa esserci un coordinamento gestionale e protezionistico del Parco dello Stelvio attivo fra le tre realtà amministrative differenti, dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma anche turistico e imprenditoriale, necessario per accrescere le potenzialità finalizzate allo sviluppo di un territorio delicato e di valore. Inoltre le associazioni si aspettano che sia previsto nell’attuale stesura della nuova legge provinciale urbanistica e del paesaggio una forte attenzione alle aree protette e al parco, che sottende anche la stesura della futura legge provinciale specifica sul Parco dello Stelvio. (AdnKronos)

Campidoglio chiede 3,5mln rimborso per referendum trivelle. Giunta ‘batte cassa’ a stato: consultazione a Roma è costata 10,4mln – Il Campidoglio ‘batte cassa’ al Governo sui costi del referendum sulle trivelle dello scorso aprile. La Giunta capitolina, presieduta dal sindaco Virginia Raggi, ha infatti approvato nella seduta dello scorso 4 agosto una delibera con cui viene fatta formale richiesta di rimborso allo Stato di 3.564.655,62 euro, anticipati dall’amministrazione comunale. Somma che si va ad aggiungere ai 6.880.210 euro già versati dallo Stato come anticipazione per un totale di costi per la collettività di 10.444.865,62 euro destinati all’organizzazione della consultazione referendaria nella Capitale. Tra le poste più onerose per il Comune figurano il personale, 4 milioni (3.996.417,34 euro) tra straordinari e contributi, oltre 2 milioni (2.161.713,50 euro) per diarie e indennità di missione dei componenti dei seggi elettorali e degli uffici centrali. Tra le spese anche più di 600mila euro per gli apparati telefonici e fax, quasi 400mila per gli impianti di illuminazione e 300mila per la manutenzione dei plessi scolastici. (Dire)

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