Bellver, Vita pasajera

Madrid – La nuova esposizione della Tabacalera (il Centro Nacional de las Artes Visuales) è la retrospettiva dedicata all’artista madrileño Fernando Bellver, specialista in pittura, scultura e arte figurativa. Nativo spagnolo, inizia i suoi primi anni di formazione proprio nella sua città, dove è nato e cresciuto. Poi grazie alla vincita di una borsa di studio finisce per andare a perfezionare le sue doti artistiche ad Oslo.

La sua fama è pienamente riconosciuta a livello internazionale, ha realizzato mostre in giro per il mondo tra cui in Ungheria, Francia, Norvegia, Inghilterra, Taiwan, New York e Basilea. Nella prima metà degli anni novanta vince, alla Biennale di Alessandria, l’Incisione medaglia d’oro, oggi presente nel museo Reina Sofia di Madrid. Inoltre, ha lavorato presso l’Università di Austin, negli Stati Uniti, come professore d’incisione. Ma la Spagna, e la stessa Madrid, rimangono per l’artista luogo di affetto e di continua ispirazione.

Le sue doti innate non sono casuali, perché Fernando Bellver è nipote del grande scultore Ricardo Bellver, che ha realizzato una delle opere più prestigiose in Spagna ed in tutto il mondo; si tratta dell’Ángel Caído (l’Angelo caduto), presente nel parco del Retiro a Madrid, unica e sola rappresentazione scultorea del diavolo. Nessun altro scultore ha mai realizzato un’opera simile. La statua rappresenta un angelo, cacciato dal mondo di Dio, che poi diventerà per l’appunto Lucifero, il diavolo.

In questa mostra sono presenti per la maggior parte tutte opere dipinte o fotografate. L’esposizione è composta da 80 opere, che racchiudono in esse il percorso artistico di Fernando Bellver, dagli anni ottanta (anni in cui inizia il suo percorso artistico) ad oggi.  Gran parte dei dipinti contengono personaggi ispirati a cartoni animati, vi è infatti la continua rappresentazione di “paperi” che ricordano molto quelli della Warner Bros, oppure Tin Tin (presente in molte stampe, soprattutto quelle giapponesi), Braccio di ferro e vari supereroi come Superman. Si tratta di un insieme di pittura e fotomontaggio che rendono simpatica e divertente l’opera in sé.

La sua esperienza per il mondo ed il suo attaccamento alle grandi capitali, dove ha avuto modo di vivere e diffondere la sua arte, gli fornisce l’input per dipingere quadri all’apparenza simili, ma con piccole differenze a seconda della città rappresentata. Ad esempio in una serie di suoi dipinti ritrae la vista dalla stessa stanza d’albergo ma con differenti vedute panoramiche a seconda dal luogo ritratto (come Bruxelles, Amsterdam, Londra, Parigi e Roma).

Una caratteristica dell’artista è quella di dipingere sotto una nuova forma le opere classiche, una forma scherzosa ed ironica, con un tono di originalità non indifferente. Come una nuova interpretazione de “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci, o per lo meno riconducibile ad essa, con un banchetto caratterizzato dalla presenza di Coca-cola, hamburger e patatine fritte. Dalla grande finestra si vedono grattacieli, che potrebbero indicare l’ambientazione proprio a New York.

Nonostante la sua eterna passione per il “viaggio” e come confessa “il mio lavoro non ha né sabati né domeniche, quindi posso scegliere di viaggiare come e quando voglio”, è molto evidente l’attaccamento dell’artista per la Spagna. In un ultima parte dell’esposizione infatti sono rappresentate singolarmente le isole spagnole, si tratta di rappresentazioni fatte sotto forma di caricature abbastanza semplici, ma ognuna con la caratteristica fondamentale dell’isola. Fernando Bellver, mostra il suo grande legame con la sua città e con la Spagna (per la quale rimane un vero e proprio tesoro artistico) che conferma soprattutto attraverso le sue opere che continuamente ritraggono la sua terra.

E’ possibile visitare la mostra, gratuitamente, fino al 28 agosto presso lo spazio d’Arte offerto dalla Tabacalera in Calle Embajadores 51 a Madrid.

©Futuro Europa®

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