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Trivelle: Consulta, sì a referendum. Corte Costituzionale, ammesso quesito su durata autorizzazioni – La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum sulle trivelle: il quesito riguarda la durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate. A proporlo sono nove Consigli regionali. Questo stesso quesito era già stato dichiarato ammissibile dalla Cassazione. (ANSA)

Trivelle: Lacorazza (Pd), scelta Consulta è vittoria regioni – “È un’altra vittoria delle Regioni, degli enti locali a difesa dei principi costituzionali e dei diritti dei cittadini, della leale collaborazione tra istituzioni delle Repubblica. Non c’è uno Stato centrale che ama l’Italia e un territorio che la odia. L’interesse strategico di un Paese, con lealtà e trasparenza lo si costituisce insieme”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza (Pd), in riferimento alle decisioni della Corte costituzionale sui referendum “anti trivelle” di cui la Basilicata è stata capofila. “Dopo il il dietrofront del Governo e del Parlamento – ha aggiunto Lacorazza – che, per effetto dei tre quesiti referendari, hanno già modificato parte delle scelte contenute nella legge sullo ‘Sblocca Italia’ la decisione della Suprema Corte di ammettere il sesto quesito è un altro passo avanti molto importante”. “Non è finita – ha concluso Lacorazza – poiché riteniamo che vada messo un punto fermo: ripristinare il Piano della Aree per la ricerca e la estrazione ma soprattutto definire una nuova strategia energetica nazionale, in linea con le decisioni assunte a Parigi Cop21”. (ANSA).

Trivelle, Fentini (sindaco Tremiti): sara’ un disastro – “Secondo me, non cambierà niente. Comunque al largo dell’arcipelago delle Diomedee andranno in scena i bombardamenti con l’aria compressa, quelli autorizzati alla vigilia di Natale dal ministero dello Sviluppo economico”, “distruggeranno tutto: pesci, flora marina…”. Così Antonio Fentini, sindaco delle isole Tremiti, commenta, in una intervista a Repubblica (20 gennaio, n.d.r.) il sì della Consulta al referendum contro le trivellazioni. E aggiunge: “Nessuno riesce a capire che l’Adriatico non è un mare, ma un lago tanto risulta piccolo. Ecco perché o dentro o fuori le dodici miglia, sempre qualcuno danneggi”, “il turismo è la nostra unica risorsa: se ci tolgono il mare, siamo finiti” e dice di credere che il governatore Emiliano  “riuscirà a fare un accordo con Palazzo Chigi per cancellare questo benedetto decreto governativo trovato sotto l’albero”.

Petrolio: Consiglio Veneto, alla Consulta conflitto attribuzione su trivelle in mare – Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità la proposta dell’Ufficio di presidenza di ricorrere alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione sul caso delle previsioni normative, comprese le autorizzazioni concesse dallo Stato, sulle trivellazioni e ricerca di pozzi petroliferi o giacimenti di gas naturale. “Voto compatto e unanime – ha detto soddisfatto il presidente Ciambetti – Il Consiglio ha dato mandato a me e al consigliere Graziano Azzalin di continuare a operare per la salvaguardia delle richieste referendarie deliberate dal Consiglio stesso sollevando anche uno o più conflitti di interessi davanti alla Corte Costituzionale nel caso in cui si riscontrasse la menomazione delle prerogative attribuite dalla Costituzione al Consiglio stesso”. (AdnKronos)

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