Servizi finanziari, consultazione UE per scegliere meglio

Quando si tratta il tema della gestione dei nostri risparmi o di acquisti importanti nel corso della vita, ognuno tende a comportarsi secondo uno stile che ha imparato nel tempo: magari consigliati da qualcuno nella scelta dei servizi finanziari, buona parte di noi non ha una visione chiara del contratto stipulato. Le recenti polemiche sul salvataggio delle quattro banche a rischio fallimento, che ha avuto pesanti conseguenze sulle tasche dei risparmiatori, mette in evidenza la necessità di una maggiore trasparenza al consumatore delle condizioni presenti e future del proprio denaro.

Al fine di aumentare le possibilità di scelta ai cittadini, la Commissione europea ha di recente avviato una consultazione online, disponibile per tre mesi, dal titolo Carta verde sui servizi finanziari al dettaglio. Tramite una scheda da completare sul portale ufficiale, agli utenti verranno richieste in forma anonima opinioni su quale tipo di cambiamenti vorrebbero riscontrare nell’accesso ai contratti. In particolare, l’indagine pone l’accento sul facilitare la fornitura di tali servizi a livello trans-nazionale, consentendo alle aziende di ottenere il massimo dalle economie di scala in un mercato europeo integrato. Allo stesso tempo, si darebbe ai privati più libertà di trasferire facilmente all’estero i prodotti finanziari scelti, se si decidesse di studiare, lavorare o andare in pensione in un diverso paese dell’UE.

L’obiettivo dell’iniziativa sta dunque nel trovare la migliore strada, su scala europea, per migliorare la scelta e la competitività dei servizi al dettaglio per prodotti quali assicurazioni, mutui, prestiti, conti bancari e pagamenti. Sulla base di 34 domande divise per categorie, la consultazione UE indaga sul grado di conoscenza sul tema dei cittadini europei, ad esempio su quali siano le barriere che impediscono di acquistare servizi oltre confine (lingue straniere, differenze nella legislazione nazionale, poca consapevolezza degli altri mercati), oppure i suggerimenti da poter dare all’Unione europea per implementare una nuova legislazione verso un più agevole scambio di servizi tra paesi.

Si analizzano anche aspetti più specifici nella “vita finanziaria” quotidiana di ognuno di noi: la necessità di aprire un conto in banca o acquistare un programma di risparmio non disponibile nel proprio Stato membro; volersi trasferire in un altro stato UE ma non poter mantenere l’attuale conto o carta di debito, magari riscontrando che il premio assicurativo sanitario aumenterebbe in maniera esponenziale; il trasferire denaro in un’altra valuta, o usare la carta di credito durante una vacanza, dovendo sostenere tasse molto alte o tassi di cambio inadeguati; cercare un’ipoteca sulla casa da un fornitore di un altro paese, ma restare nel dubbio di non essere tutelati nel caso qualcosa vada storto.

La consultazione considera anche l’impatto della tecnologia digitale sulle dinamiche di mercato. Servizi digitali come l’online banking o i portali di confronto dei prezzi o di scambio tra pari presentano molte opportunità per imprese e clienti, ma pongono anche una sfida in ambito normativo e di protezione del consumatore.

Jonathan Hill, Commissario europeo per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati di capitali: «I prodotti finanziari come i conti bancari, i mutui e le assicurazioni hanno una grande importanza nelle vite quotidiane di milioni di europei. Spesso però le persone non hanno accesso alle offerte migliori, o pagano più del dovuto perché ci sono ancora barriere nel mercato europeo. In questo settore, come in molti altri, il mercato unico può portare benefici aumentando la concorrenza a favore dei consumatori e rendendo accessibile il meglio che l’Europa può offrire. Mi auguro che molti cittadini e imprese rispondano a questa consultazione per condividere le loro esperienze e suggerire come rimuovere le  barriere».

©Futuro Europa®

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