Rassegna stampa estera

La destra che si riunisce, la sinistra che si spacca, Roma sotto processo e il tanto agognato riconoscimento sulla ripresa economica, sono gli argomenti chiave di questa settimana.

Una destra “disunita” che si riunisce in un grande comizio anti-Renzi, un Berlusconi  “populista” e anti-europeista e un Salvini senza peli sulla lingua, hanno destato la curiosità di alcuni media stranieri alla ricerca di chiarimenti sul posizionamento di un centrodestra in cerca di nuova linfa in vista delle elezioni (che qualche osservatore straniero da per anticipate) del 2018. . Interessante il commento di John Foot sul “Trump italiano”, pubblicato su Newsweek in riferimento alla biografia voluta da Berlusconi e scritta da Friedman. Foot ha voluto scrivere questo pezzo per dimostrare che Berlusconi (preso di mira anche da lui in 20 anni di corrispondenze da Roma) non era uno zimbello,ma  alla fine della lettura della biografia ha dovuto capitolare in questo “ripescaggio”, asserendo che in definitiva il libro riesce a rendere “Berlusconi e la sua straordinaria carriera addirittura noiosi”. Colpa di Friedman o di Berlusconi che in definitiva è più “normale” di ciò che lo si vuol far sembrare?  ? Viene da più parti segnalata anche la difficoltà del PD nella sua di ricerca di identità.  Gael De Santis su L’Humanité racconta il “battesimo” di Sinistra Italiana, avvenuto sabato scorso al teatro Quirino di Roma. Ma ciò che ha destato maggiore curiosità è ovviamente la saga di Mafia Capitale. Megan Williams su Deutsche Welle fa una cruda analisi della realtà romana, dove “la mafia si respira ovunque, basta fare una passeggiata per i quartieri di Roma dove si ammassano piccole collinette di rifiuti, dove le buche esistenti da anni non fanno che allargarsi e gli autobus di cui avete bisogno per andare al lavoro vi ci faranno arrivare con 20 minuti di ritardo, se siete fortunati”.(…) France 24 parla di “ora più cupa per il ‘mondo di mezzo’ con l’apertura di uno dei più grandi processi per corruzione in Italia dagli anni ‘90”  e Anne Treca su RFI descrive il processo di ‘Mafia Capitale’ come un “processo fuori dal comune”, che avviene in una città oggi commissariata. La definizione più originale va a Philippe Ridet che su Le Monde definisce il binomio ‘Carminati-Buzzi’ una “quasi ragione sociale”. Mafia Capitale è stata ripresa persino su Ghana News. Ma l’Italia non è fatta solo di Salvini, Berlusconi e Mafia. France Info e Wall Street Journal raccontano di come, seppur lentamente, l’Italia sia sulla via della ripresa economica. Punti deboli? Disoccupazione per la parte francese, riforma della giustizia per quella americana. Secondo France Info l’Italia potrebbe quasi essere presa “da esempio”.Detto da un francese, chapeau…

Stefano Rellandini su Reuters (articolo ripreso tra gli altri anche da Gulf News) scrive: “I Partiti conservatori italiani, solitamente divisi tra loro, hanno riunito le loro forze per una manifestazione che si è tenuta a Bologna Domenica, promettendo di lavorare insieme per contrastare e cacciare il centrosinistra del Premier Renzi. La manifestazione è stata organizzata dal Partito anti-immigrazione Lega Nord guidato da Matteo Salvini, 42 anni, che ha eclissato il Partito dell’ex Primo Ministro Silvio Berlusconi (…) Il centrodestra si è diviso subito dopo le elezioni del 2013. La Lega ha mantenuto la sua opposizione intransigente al Governo, mentre Berlusconi ha oscillato tra un’opposizione moderata e la collaborazione con Renzi (…) Renzi ha subito una potenziale battuta d’arresto Sabato, quando un gruppo di ex dissidenti del PD, che hanno lasciato il Partito accusandolo di essere andato troppo a destra, si è riunito in un nuovo movimento chiamato ‘Sinistra Italiana’, che spera di attirare gli elettori del PD”.

TV5 Monde riprende l’AFP  e racconta come Silvio Berlusconi si sia “allineato Domenica sulle posizioni più populiste della destra italiana lanciandosi in un attacco in piena regola contro l’UE, davanti ai sostenitori del suo rivale Matteo Salvini, alleato del Front National francese.  Sulla stessa linea Les Echos afferma che “l’attacco contro l’UE lo avvicina (Silvio Berlusconi, ndr) maggiormente alla Lega Nord (…) il cui modello e l’ispirazione vengono dal partito francese di estrema destra Front National di Marine le Pen. Matteo Salvini ha da parte sua attaccato il Governo di sinistra di Matteo Renzi, definendo uno dei suoi membri, il Ministro degli Interni, come un ‘cretino incapace’ e ha assicurato che alle prossime elezioni politiche il suo obbiettivo era ‘vincere e non solo partecipare’”.

Interessante il commento di John Foot a My Way. Il giornalista, a lungo corrispondente dall’Italia, comincia così il suo articolo: “Berlusconi non è uno zimbello. Questo era il mio intento originale per questo pezzo; doveva essere una critica sui media britannici e di come hanno sempre fallito a prenderlo sul serio.  Foot racconta della “sua” esperienza berlusconiana, di come ci ha convissuto, di come lo ha più volte deriso, ma anche difeso, e di quante volte ha dovuto rispondere a domande scontate dei suoi colleghi. La biografia gli è sembrata salvifica, una risposta a tante domande, ma andando avanti tra i capitoli, si è dimostrata piatta: ogni volta che “ il gioco si fa duro, le risposte (e le domande) misteriosamente evaporano (…) Ho trovato questa esperienza terribilmente deprimente. Questo libro è come rimanere intrappolato in un angolo durante una noiosissima festa. Per ore”.

Su Mafia Capitale sono stati scritti fiumi di parole, e questo non è un bene perché da la sensazione di quanto capillare e profonda sia la rete di corruzione della Capitale. Ogni centimetro della città è in qualche modo stato contaminato dalla corruzione.  Scrive Mega Williams su Deutsche Welle: “gli esperti dicono che il processo per Mafia Capitale ha un forte significato simbolico. Per la prima volta la tanto tollerata corruzione romana è stata portata alla luce e quelli che ne hanno tratto maggior profitto resi responsabili”. E ancora Annte Treca su RFI afferma che “Dietro a questo processo, la politica romana cade a pezzi”. Come ricorda Philippe Ridet su Le Monde, “dietro a questo processo, è la reputazione della capitale della quarta potenza economica europea che è in gioco. L’impatto dello scandalo è stato tale che sembra essersi trascinato dietro parte dell’identità della città fino allora legata alla ‘dolce vita’ .”

“L’Italia è sulla strada della ripresa economica?” si chiede Vincent Giret su France Info. “la ripresa c’è in Europa, è ciò che afferma la Commissione Europea che ha presentato ieri le sue stime per la crescita. E c’è un Paese che ha fatto meglio degli altri, per la sorpresa generale, l’Italia…” Questa affermazione ha fatto saltar su gli scettici, spiega il giornalista. “Ma come, l’Italia, con il suo debito demenziale, la sua instabilità, il suo affarismo…non vorrete proporcela come modello?” Ma i numeri parlano chiaro, e non si può non dire che ci sia un “effetto Renzi” sull’economia italiana. Ricorda Giret che gli “entusiasmi vanno stemperati con altri numeri: il peso della disoccupazione, il fardello del debito, la situazione sempre preoccupante del Mezzogiorno… Ma Matteo Renzi ha fatto smuovere in profondità l’Italia, grazie a destrezza, agilità politica (…) e cominciando dalle riforme più difficili, polemiche, come quella della riforma del lavoro”. (…)

Anche il Wall Street Journal afferma che l’Italia sta “lentamente trovando la sua strada, fuori dal pantano economico”.  Scrive Richard Barely che “uno dei migliori performer del mese di ottobre, emersi da un’indagine economica europea, è l’Italia (…) La fiducia dei consumatori è salita vertiginosamente raggiungendo il suo livello più alto dal 2002 (…) Il Primo Ministro ha ancora moto da fare, tra cui la revisione dello scricchiolante sistema giuridico del Paese. Ma ha fatto grandi progressi grazie alla riforma del mercato del lavoro e alle modifiche costituzionali che dovrebbero ridurre il rischio di stallo politico (…) Vero problema dell’Italia è la sua cronica mancanza di crescita (…) con il cambiamento di molte situazioni,gli investitori stranieri oggi dovrebbero farsi avanti.”

Stefano Rellandini, Italy’s divided right unites for anti-Renzi rally, Reuters, 8 Novembre 2015; AFP per TV5 Monde, Italie: Berlusconi attaque l’UE pour s’aligner sur la droite populiste, 8 Novembre 2015; AFP per Les Echos, Italie: Berlusconi veut ‘moins d’Europe’, 8 Novembre 2015; John Foot, A New Bio of the Italian Trump Shows Berlusconi as a Bore, Newsweek, 6 Novembre 2015;  Gael De sanctis, Italie. L’opposition de gauche à Renzi s’organise, L’Humanité, 10 Novembre 2015; Megan Williams, Mafia’s messy Rome dealings  face ‘historic’ trial, Deutsche Welle, 5 Novembre 2015; Anne Treca, Les réseaux mafieux de Rome devant la justice italienne, RFI, 5 Novembre 2015; Philippe Ridet, Avec le procès ‘Mafia Capitale, Rome joue sa réputation, 5 Novembre 2015; Vincent Giret, L’Italie est-elle sur la voie de la reprise économique?, France Info, 6 Novembre 2015; Richard Barely, Italy’s Economy: Turning the Corner, 6 Novembre 2015.

©Futuro Europa®

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