UNESCO, i Caschi blu per salvare il patrimonio mondiale

La scorsa estate ci siamo già soffermati a parlare della proposta del Ministro Franceschini, in occasione dell’ultima Conferenza Internazionale dei Ministri della Cultura: “Cultura strumento di dialogo tra i popoli” svoltasi nell’EXPO di Milano appena concluso.

Furono 83 i Paesi che cofirmarono la “Dichiarazione sulla Protezione del Patrimonio culturale”. Il cardine centrale era costituito dall’utilizzo dei “Caschi blu della cultura” quale task force internazionale per difendere il patrimonio artistico e culturale del mondo, messo in pericolo da calamità naturali, da conflitti armati o attacchi terroristici: “United for heritage”. Nell’occasione i Ministri convenuti rivolsero un appello alle Nazioni Unite e all’UNESCO, affinché i principi del dialogo tra le culture, il rafforzamento della tolleranza e il rispetto reciproco tra i popoli e culture diverse siano mantenuti al centro dell’azione della comunità internazionale.

Il Presidente del Consiglio Renzi, in occasione della recente settantesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite dello scorso settembre, tornando sull’argomento, anticipa il tipo di contributo che l’Italia intende offrire alle operazioni di peacekeeping mediante azioni concrete, mettendo a disposizione i propri “caschi blu della cultura” che, nelle zone di guerra o scenari di disastri naturali, contribuiranno alla protezione e ricostruzione del patrimonio culturale mondiale: “unità specializzate formate da carabinieri del Nucleo per la protezione del patrimonio culturale ed artistico e da esperti civili – dice Renzi – per operazioni di tutela, a disposizione dell’UNESCO e che potrà essere schierata nel quadro delle missioni di pace dell’ONU”.

Il patrimonio culturale mondiale, con la diffusione della cultura e della conoscenza reciproca dei patrimoni culturali dei vari Paesi, in mondo sempre più globalizzato, può costituire uno degli elementi di sviluppo e progresso. Infatti, anche se questa non può risolvere le tante problematiche che minano e destabilizzano la pace nel mondo (fame, guerre, povertà, violenza), comunque merita di essere sottolineato che è stato, anche, sulla scia di sollecitazioni culturali che tanti volontari sono partiti per offrire il proprio supporto a Paesi in crisi, scoprendo, per mezzo la conoscenza di patrimoni culturali differenti dal proprio, che, alla fine i problemi di quelle popolazioni e le sofferenze che queste sopportano non sono poi molto differenti da quelle che potrebbero vivere i propri connazionali se si trovassero in analoghe condizioni.

Neanche il sì da parte del Consiglio esecutivo UNESCO a salvaguardia dei siti patrimonio dell’Umanità si fa attendere, ed è notizia di questi giorni, ribadendo, in sostanza, l’importanza della cultura sia come strumento di dialogo che come strumento di sviluppo economico. La risoluzione italiana è stata cofirmata da 53 Paesi con il supporto dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, votata per acclamazione: “un successo internazionale del nostro Paese”, come dice il Ministro Franceschini. La task force avrà funzioni operative, oltre al compito di sostenere i governi locali ed addestrare il personale locale perché si faccia parte attiva e contribuisca alla preservazione del proprio patrimonio culturale. Si è in attesa, ora, della decisione finale in sede di Conferenza generale UNESCO.

Dopo il recente incontro del Ministro Franceschini con il Direttore dell’“Agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto alla droga e la prevenzione del crimine” (UNODC) e l’Ambasciatore Yury Fedotov, in cui è stata affrontata la questione del contrasto al traffico illecito dei beni culturali, quale fonte di finanziamento delle organizzazioni terroristiche e criminali, è stato trovato accordo unanime sulla necessità di rafforzare le collaborazioni tra Paesi ed Organizzazioni internazionali in questo settore. “I beni culturali rappresentano un patrimonio per l’intera umanità e l’intera comunità internazionale ha l’obbligo di difenderli” come dice lo stesso Ministro Franceschini.

©Futuro Europa®

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