Fondo fiduciario UE: 17 milioni per i rifugiati siriani

In rare occasioni nel passato il volto dell’Europa è apparso così stravolto e rivoluzionato dall’emergenza migranti come in queste ore. Ai nostri occhi si profila un continente dai molti volti, in cui da un lato la Germania decide di stanziare 6 miliardi di euro per l’accoglienza dei rifugiati siriani, e dall’altro il premier ungherese Viktor Orban scatena i dissensi con la totale chiusura delle frontiere. Paesi come Francia e Inghilterra provano a proporre il sistema tradizionale dell’intervento armato, dichiarandosi pronti a bombardare in Siria le basi militari dell’Isis.

In tali rivolgimenti politico-strategici, resta urgente il problema del supporto umanitario alle popolazioni già in fuga dalla guerra, sia in Europa che nei territori adiacenti alla Siria. A tale esigenza, l’Unione europea risponde con lo stanziamento di specifici aiuti economici destinati ad emergenze come quella attuale. Il Fondo Fiduciario regionale UE, di recente istituzione, ha appena stanziato la somma di 17,5 milioni di euro a favore dei rifugiati siriani in Turchia, accedendo alle donazioni provenienti dallo Strumento europeo di Preadesione (IPA).

I destinatari degli aiuti saranno 240 mila cittadini siriani, la maggior parte dei quali bambini, che riceveranno forniture di cibo e servizi di scolarizzazione tramite un sistema di buoni mensili. Per ufficializzare questa nuova forma di assistenza, la scorsa settimana sono stati firmati a Bruxelles due contratti con UNICEF e il World Food Programme, impegnatisi nella gestione degli aiuti sul territorio.

Il primo contratto, pari a 12,5 milioni, fornirà accesso a un’istruzione inclusiva e di qualità, fornendo supporto psico-sociale ai bambini siriani all’interno delle comunità di accoglienza turche. Verrà garantito inoltre un servizio di assistenza focalizzato all’accesso ad aree pubbliche sicure per bimbi e adolescenti, in particolare ragazze, per inibire il rischio di violenze sessuali e di genere. Inoltre, ben 3700 insegnati volontari accederanno a corsi di formazione e incentivi monetari per migliorare la qualità dei servizi di istruzione in lingua araba.

Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’UE per gli Affari esteri e la  politica di sicurezza: «La Siria sta perdendo un’intera generazione in guerra e in esilio. Una penna e un libro possono dare speranza ai bambini siriani. Sono la migliore arma contro l’odio e la radicalizzazione e possono dare un futuro a un intero paese».

Tramite la seconda azione, un finanziamento di 5 milioni consentirà a 41 mila siriani, residenti in tre campi di accoglienza, di ricevere mensilmente vouchers per la fornitura di cibo, controbilanciando in questo modo la già avviata azione europea di assistenza, ed evitando disordini e sovrapposizioni negli interventi umanitari.

Sin dall’inizio del conflitto in Siria, più di 11 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case: 4 milioni di essi hanno trovato rifugio nei paesi vicini, metà dei quali sono approdati in Turchia. Complessivamente, gli sforzi finanziari compiuti dall’UE  per sostenere la Turchia durante la crisi siriana sono attualmente pari a 175 milioni di euro, di cui 55 sono già stati distribuiti in azioni differenti.

Johannes Hahn, Commissario per la politica europea di vicinato e di allargamento: «Il Fondo Fiduciario regionale UE è un nuovo strumento innovativo per mettere in comune le nostre risorse con gli Stati membri e affrontare questa inedita crisi ai nostri confini meridionali. Il conflitto in Siria ha dirette conseguenze in Europa, dunque è necessario aiutare i rifugiati sia nel nostro territorio che nei paesi intorno alla Siria che si stanno addossando una mole notevole di problemi».

©Futuro Europa®

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