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Trivelle: Forum H2O,pozzi petrolio a due passi Casa Leopardi Fermare progetto per impianti in mare davanti spiaggia Recanati – “Sempre caro mi fu quest’ermo…pozzo?”. Prova a metterla sull’ironia il Forum H2O che in una nota rivela come manchi poco al veder realizzato “un pozzo per idrocarburi a meno di 2 km dal centro storico di Recanati, tra le campagne cantate da Leopardi. E’ possibile trasformare i paesaggi che hanno ispirato una delle massime menti europee in una succursale di una qualsiasi area industriale destinata alla produzione di idrocarburi? Trivelle e torce in funzione per mesi, alla ricerca dell’eldorado fossile?”. Il Forum H2O spiega come “il funzionario della Regione Marche, David Piccinini (il R.U.P è Velia Cremonesi)”, abbia “stabilito lo scorso 5 novembre 2014 che un progetto di questa portata, proposto dalla società Compagnia Generale degli Idrocarburi S.p.a., immerso, come detto, nel territorio del comune del famoso spot di Dustin Hoffman che doveva far conoscere le Marche nel mondo, non deve essere neanche sottoposto alla procedura completa di Valutazione di Impatto Ambientale. Infatti, ha emanato un Decreto dirigenziale di esclusione dall’assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale. Ora, di fatto, manca solo la sigla dell’Intesa della Regione Marche per il rilascio dell’autorizzazione definitiva da parte del Ministero dello Sviluppo Economico”. (ANSA).

Trivelle: sei Regioni ribadiscono il ‘no’ all’unanimità – Accordo all’unanimità tra le sei regioni Adriatiche del centro e del meridione riunite a Termoli per ribadire il ‘no’ alle trivellazioni in mare. Dopo un’ora e mezzo di confronto governatori e assessori presenti (Abruzzo, Molise, Puglia, Marche, Basilicata e Calabria) hanno confermato la “contrarietà unanime” alle trivellazioni. E’ stato annunciato inoltre che ci sarà un primo incontro con il governo a Palazzo Chigi, mentre il coordinamento delle regioni coinvolte si riunirà nuovamente il 18 settembre a Bari in occasione della Fiera del Levante. (ANSA).

Trivelle: sit-in movimento notriv a foce fiume Crati Sindaco Trebisacce: forte e convinta avversione territorio (ANSA) – Sit-in del movimento “Notriv Magna Grecia” alla foce del fiume Crati contro la scelta del Governo, tramite il decreto “Sblocca Italia”, di autorizzare le trivellazioni nel mar Ionio. “Siamo qui – ha detto il sindaco di Trebisacce Franco Mundo a nome dei rappresentanti istituzionali – per ribadire, insieme agli ambientalisti della costa ionica calabrese e lucana – la nostra forte e convinta avversione, ma sopratutto quella del territorio, alle trivellazioni”. “Abbiamo scelto la foce del Crati quale luogo simbolo perché oasi naturale protetta” ha concluso Mundo. Al sit-in hanno partecipato i rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste della Sibaritide e della Basilicata, i rappresentanti della Cgil, i sindaci di Cassano, Roseto Capo Spulico e Trebisacce, rispettivamente, Gianni Papasso, Rosanna Mazzia e Franco Mundo. Presenti anche i rappresentanti dei comuni di Amendolara, Corigliano e Rossano, insieme a molti operatori turistici della costa ionica. (ANSA).

Petrolio: Pedicini (M5s), su estrazioni doppio gioco del Pd – “Continua senza vergogna il doppio gioco del Pd sulle estrazioni petrolifere. Sui giornali e in televisione proclamano finte moratorie, lettere e manifestazioni di protesta contro nuove perforazioni, mentre, contemporaneamente, nelle stanze del potere, fanno accordi ufficiali e ufficiosi con il governo nazionale e con le multinazionali delle trivelle”. Così, in una nota, l’eurodeputato lucano del M5s, Piernicola Pedicini: “L’ultimo episodio – ha proseguito riguarda la sceneggiata di Pittella sui permessi per le estrazioni nel mar Jonio. Il governatore lucano all’improvviso si è svegliato dal torpore e ha annunciato un ricorso fuori tempo ad un decreto ministeriale attuativo della legge ‘Sblocca Italia’ e ha proclamato maestose mobilitazioni istituzionali insieme ai governatori della Puglia e della Calabria contro i permessi di ricerca in mare”. Secondo Pedicini, infine, “per depotenziare la protesta vera, gli stessi carnefici si mettono a capo delle manifestazioni e in accordo con tutti i partiti, e a volte con alcune finte associazioni, creano e gestiscono anche l’opposizione. Una cosa è, purtroppo, certa: la torta petrolio in Basilicata – ha concluso l’eurodeputato – vale alcuni miliardi di euro all’anno. E’ molto succulenta, fa gola a tutti e può accontentare tutti. Basta entrare nel giro giusto e saper aspettare il proprio turno”. (ANSA).

Trivelle: Messina (Idv), chiederò moratoria a Governo – “Contro l’ipersfruttamento da parte delle multinazionali del petrolio chiederò al governo di emettere un provvedimento di sospensione delle indagini propedeutiche avviate in vista della costruzione di piattaforme petrolifere in mare per verificare gli eventuali danni arrecati al giá fragile ecosistema ambientale e marino e, nel caso, ritirare le concessioni già autorizzate o quelle in via di autorizzazione”. Lo ha detto in una nota il segretario nazionale dell’Italia dei Valori Ignazio Messina, il quale ha espresso un secco “no allo sfruttamento degli idrocarburi nei nostri mari”. “Gli impianti di ricerca e trivellazione in mare – aggiunge – rappresentano un pericolo per l’ambiente e gli ecosistemi e dunque occorre opporsi ad una politica le cui strategie siano di fatto orientate dalle multinazionali che godono di un’ampiezza di manovra, nell’ambito delle procedure autorizzative, troppo larga e che andrebbe drasticamente ridotta. Lo Stato ha il dovere di fissare limiti precisi entro i quali le multinazionali possono operare, mantenendo una posizione di terzietà e di rigore nella difesa dell’ambiente, e garantire la massima vigilanza. La priorità è – conclude Messina – la salvaguardia degli ecosistemi, non certo il dover favorire maxi fatturati ai colossi petroliferi”. (ANSA)

©Futuro Europa®

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