Camminare per spostarsi nella natura con il ritmo della natura stessa. Camminare per conoscere luoghi e ambienti, per raggiungere mete, per riunire in un percorso tematico attrazioni ambientali e culturali insieme: questo è il trekking, una pratica sempre più diffusa ed una voce emergente del turismo del Bel Paese. Per sua natura, il trekking trova la sua ‘alta stagione’ in estate. E questa estate sono molte, come sempre, le proposte per chi al ‘trekking autogestito’ preferisce quello organizzato. Proposte a volte davvero originali ed attraenti
La palma della migliore idea va senz’altro assegnata al Trekking dimostrativo organizzato da Mountain Wliderness, associazione internazionale con salde radici tra le montagne italiche, e dedicato al Parco dello Stelvio. A partire dal 20 luglio, il trekking si muoverà per sei giorni dalla Val di Rabbi a Bormio, passando per la Svizzera. Durante la settimana del trekking, alcuni dirigenti di Mountain Wilderness si staccheranno dal gruppo per andare a incontrare i rappresentanti delle istituzioni e le popolazioni locali del versante sud tirolese del Parco, che è oggetto di una ipotesi di smembramento in più piccoli e meno tutelati parchi locali. Secondo Mountain Wilderness, il più grande Parco Nazionale d’Italia, dovrebbe invece formare il più ampio Parco Nazionale Europeo ‘Peace’ insieme al confinante svizzero Engadina. Per questo, oltre a quello in programma in Alto Adige, l’associazione sta organizzando a Bormio un incontro con le amministrazioni e la popolazione locale all’interno della giornata conclusiva del festival “La Magnifica Terra”. Nel giorno 23 luglio poi, parallelamente al percorso degli escursionisti, si terrà a Prato allo Stelvio un terso incontro con le amministrazioni locali e gli attivisti dell’Associazione, dedicato sempre all’ipotesi-smembramento del Parco.
‘Secondo in classifica’, per un approccio originale e di impatto comunicativo sugli appassionati del genere, il trekking “In viaggio sulle Orobie”, dedicato al tema ‘La buona terra’ di Expo 2015. Il tour si svolgerà intorno al lago Lario, in Val Brembana e in Svizzera e sarà guidato da Davide Van de Sfroos accompagnato dagli alpinisti Simone Moro e Mario Curnis. I due veterani dell’Himalaya riproporranno la cordata arrivata nel 2002 sulla vetta dell’Everest, stabilendo un record di età perché Curnis aveva allora 65 anni. Insieme a loro cammineranno la photoreporter Monika Bulaj, Marco Mazzoleni, la skyrunner nepalese Mira Rai, l’artista Italo Chiodi, il video maker e fotografo Baldovino Midali, il musicista Martin Mayes, l’attore Michele Fiocchi, lo chef Michele Sana, l’alpeggiatore Ferdy Quarteroni e il blogger Federico Balzan, scortati dalla guida alpina Giulio Beggio. Data la finalità comunicativa, il trekking sarà anche in versione ‘social’, sia sul sito www.orobie.it che sulle pagine Facebook dedicate.
Terzo in classifica, ma non meno ricco di valori legati al camminare e alla montagna, il trekking che si svolgerà nell’ambito delle iniziative che quest’anno la Val d’Aosta ha organizzato per valorizzare un suo prodotto-simbolo, la fontina. Il ‘Giro della Fontina’ si muoverà tra Courmayeur, la valle del Gran San Bernardo e Aosta, e toccherà alcuni degli alpeggi più importanti per la produzione del caratteristico formaggio. In questo caso l’iniziativa, promossa dalla Regione Val D’Aosta, non si limiterà ad un’unica data, ma fino a settembre organizzerà in un percorso di cinque giorni i gruppi che ne faranno richiesta. L’idea è valida perché intorno ad un prodotto tipico si articolano sempre la storia, la cultura e le tradizioni economiche sostenibili di ogni territorio. Camminare per cinque giorni nel cuore della Valle significherà conoscere la storia della transumanza e rendersi conto di come questa pratica, oltre a garantire la qualità del latte derivante da pascoli di alta quota, è garanzia di lunga vita per gli alpeggi, che a loro volta costituiscono una difesa contro l’abbandono delle alte terre ed il dissesto idrogeologico.
[NdR – L’autore cura un Blog dedicato ai temi trattati nei suoi articoli]
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