Autorità Trasporti riconosce Uber

Nei giorni scorsi il Tribunale di Milano ha respinto l’istanza presentata dal colosso americano del ride sharing, costringendo a sospendere Uber Pop, la popolare applicazione che consente di prenotare una macchina privata pagando con carta di credito. La decisione è stata comunicata due settimane dopo la sentenza emessa dal Tribunale di Milano, in cui il giudice Claudio Marangoni aveva accolto il ricorso presentato dai tassisti, disponendo il blocco del servizio fino alla giornata del 2 luglio 2015.

Tuttavia, nei giorni scorsi l’Autorità nazionale di Regolazione dei Trasporti ha deciso di scrivere sia al Governo sia al Parlamento per indicare un intervento capace di tenere in considerazione l’attività dei servizi di trasporto pubblico che vengono messi in atto grazie a tutti i nuovi metodi tecnologici, come quelli adottati da Uber.

In generale, la classe politica non ha mai preso una posizione chiara sulla questione, bensì si è limitata a fare solo alcune dichiarazioni – prevalentemente di critica – sul servizio. Andando controcorrente con la sentenza, l’Autorità dei trasporti ha quindi ritenuto indispensabile riconsiderare l’adeguatezza degli istituti e delle categorie giuridiche di tutti i servizi tecnologici per la mobilità. La notizia ha carattere di eccezionalità: è infatti la prima volta che l’Autorità riconosce le nuove forme di mobilità rese possibili dall’avvento delle piattaforme tecnologiche.

Apertura sì, ma non in senso assoluto perché l’atto di segnalazione sottopone comunque i conducenti al rispetto di determinati obblighi a tutela degli utenti, fermo restando che Uber appartiene a tutti gli effetti al sistema dei trasporti.

Durante le ultime due settimane, visto il gran tran tran, il servizio si è diffuso molto sia tra le persone che hanno deciso di scaricare l’applicazione sullo smartphone, sia tra coloro che hanno deciso di candidarsi come potenziali conducenti Uber. Nei giorni scorsi moltissime persone hanno deciso di fare sentire la loro vicinanza, postando sui social networks con l’hashtag #IoStoConUber.

©Futuro Europa®

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