Trentacinque coltellate

Gli scatti d’ira sono causa di tanti dolori e disgrazie; al giorno d’oggi è la norma leggere di gente apparentemente tranquilla, persone normali come noi, come il nostro vicino, che dia fuori di matto e uccida come nulla dieci persone. Alzi la mano chi non ne ha mai avuti di scatti d’ira. Io ne ho avuti anche parecchi, ma al massimo ho rotto un vaso, dato un calcio alla macchina, buttato roba già cucinata e pronta da mangiare nella spazzatura. Alcuni invece, in uno scatto d’ira, uccidono. E magari sferrano 35 coltellate alla moglie, uccidendola davanti a una bambina inconsapevole.

Penso agli ultimi momenti di vita di Melania Rea; qual è stata la sua reazione alla prima coltellata? Paura, incredulità, stupore? Qualunque sia stata è stato un attimo e ha lasciato posto al terrore sordo di sapere di non avere scampo. Ora i giudici della Corte di cassazione hanno deciso che non ci sarebbe stata premeditazione nell’omicidio di Melania Rea avvenuto il 18 aprile 2011 a Civitella del Tronto. Salvatore Parolisi avrebbe agito in preda a un’esplosione d’ira durante un litigio fra i due, causato dalla conclamata infedeltà coniugale dell’uomo.

È questo quanto emerge dalle motivazioni della condanna di Parolisi che, secondo i Supremi giudici, avrebbe ucciso “in termini di occasionalità”. Secondo la Corte, le 35 coltellate inflitte alla moglie indicano un dolo d’impeto, ma la mera reiterazione dei colpi (pur consistente) non può essere ritenuta come un’aggravante di crudeltà, con conseguente incremento della pena. Non è da escludere che Parolisi, quando verrà ricalcolata la pena, possa ottenere delle attenuanti in seguito all’eliminazione dell’aggravante della crudeltà.

Questa la legge. Lui colpevole e condannato. Poi mi chiedo: in cella starà ripensando a cosa ha causato questa tragedia? Alle lettere e alle pressioni della sua amante, magari alle risposte piccate di una moglie tradita ed esasperata. Perché lui, Parolisi, è sicuramente colpevole, è quello che materialmente ha sferrato i colpi; ma altri lo sono in modo ancora peggiore. Penso a chi ha voluto ad ogni costo che questo matrimonio finisse, che si è innamorata di un uomo sposato e ha fatto di tutto per distruggere questa unione. E ci è proprio riuscita; in questa storia ci sono varie vittime e anche vari colpevoli. Penso a chi ha voluto a tutti i costi un uomo che era già di un’altra, che se ne è fregata di una bambina innocente e che è moralmente colpevole.

Ci sono tanti esseri squallidi così, uomini deboli che si fanno comandare dal proprio pisello e donne senza scrupoli che pensano di essere l’ombelico del mondo. Il risultato è che una bambina non conoscerà mai la mamma, due famiglie rovinate. E 35 coltellate, ma “senza crudeltà”.

©Futuro Europa®

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