L’era dei Fashion Blogger

Sono tante le ragazze appassionate di moda che, oggi, tentano la strada della visibilità attraverso il blog. Un nome su tutte, noto anche oltre Oceano: Chiara Ferragni, diventata un riferimento nel settore. Secondo la rivista Forbes, è una dei “30 under 30” più influenti al mondo, l’unica italiana presente nella classifica di quest’anno. Con i suoi tre milioni di followers, Chiara Ferragni ha la pagina di moda più seguita su Instagram in tutto il mondo (ha superato anche Vogue).

Secondo Forbes, la Ferragni ha ottime probabilità di guadagnare 8 milioni di dollari anche quest’anno, gran parte dei quali provenienti dalla vendita della sua famosa linea di scarpe con l’occhiolino, che ha esordito nel 2010. Le calzature firmate dalla fashion blogger, il cui prezzo si spinge fino a 500 dollari, sono distribuite in oltre 200 negozi in 25 paesi.  Il suo blog, “The Blonde Salad”, è quasi un album di ritratti in cui Chiara appare con outifit molto ricercati, che si rinnovano di giorno in giorno, anche in base alla località in cui la blogger si trova. Il mondo stilizzato tatuato all’interno del polso, Chiara Ferragni è ormai una globe travel trotter a tutti gli effetti e ama interpretare look, stili e colori dei Paesi che visita. Ultima tappa, solo in ordine di tempo, è stata l’incantevole isola greca di Santorini e qui, Chiara Ferragni ha sfoggiato le tonalità neutre della Grecia. Tessuti bianchi e leggeri, shorts di jeans, bracciali turchesi e le Superga da lei disegnate ai piedi.

Il fashion blogging può ormai essere considerato un vero e proprio fenomeno di costume, che ha creato un “ponte” tra il mondo irraggiungibile delle passerelle, delle super top model e delle sartorie elitarie degli anni 80′ e 90′ per coinvolgere ognuno di noi nel grande “gioco” della moda. In un suo editorale di tre anni fa, sul sito Vogue.it, la giornalista ed editrice Franca Sozzani chiudeva così la sua discettazione sui fashion blogger: “Il fenomeno blogger è troppo giovane, troppo nuovo. Un momento di calma, prima di divinizzarlo o disprezzarlo. C’è ancora tanta gente che non sa cosa significhi blogger e nessuno di noi sa come si evolverà e se sarà capace di evolversi. Insomma, è una nuova specie ancora tutta da tenere sotto osservazione. L’unica cosa che si può dire con certezza è che, se fosse una malattia, diremmo che è un’influenza virale. Anzi un’epidemia!”.

I primi fashion blog avevano fatto la loro comparsa in rete già nel 2002, ma solo negli anni 2006-2009 iniziarono ad avere i primi riscontri commerciali. Nel 2011 il fenomeno imperversava in modo importante. Pochi nomi, già decisi a dar battaglia sui front row di tutte le sfilate a giornaliste di moda e addetti ai lavori. In Italia il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 2007. Prima in sordina, poi sempre più rumorosamente tanto da scatenare veri e propri dibattiti. A lamentarsi di questo trend sono soprattutto giornalisti e professionisti della moda, che si sono visti improvvisamente “rubare la scena” e le attenzioni da ragazze, apparentemente, senza arte né parte.  Eppure, con il passare dei mesi, i blog sono cresciuti, alcune ragazze hanno affinato foto e look, sviluppato un senso critico e una capacità di lavorare sui social network, ottenendo notorietà e riscontri commerciali che tanti addetti ai lavori si sognano.

Ma il mondo della moda, si sa, è una mondo difficile: avere successo significa superare un’agguerrita concorrenza e l’originalità, in questo campo, è tutto. Farsi notare, per stile e tendenza: questo lo scopo del blog di Sabrina Musco, 24enne campana laureata in Scienze della Moda e del Costume. Un impegno costante, quotidiano divenuto ormai un lavoro. Oggi il fashion blogging è una realtà affermata e riconosciuta all’interno della potente industria della moda e questi personaggi, grazie anche ai Social Media, da Facebook a Instagram a Twitter, sono diventate delle vere e proprie star del web: oltre alla Ferragni, altri nomi noti sono Mariano di Vaio, il più famoso tra gli uomini, Chiara Biasi, Chiara Nasti, Irene Colzi, Alessia Milanese, Veronica Ferraro.

Ovviamente, lo strumento fondamentale per svolgere l’attività di fashion blogger è il blog: aprirne uno con WordPress o altra piattaforma apposita, scegliendo un nome attraente è il miglior biglietto da visita verso il pubblico che si vuole raggiungere. Le grandi aziende di abbigliamento, di cosmetica, ma anche di altri settori che in qualche modo possono essere associati alla sfera del “lifestyle” e del vivere bene e alla moda, hanno fiutato l’affare ed affilato gli artigli. L’utilizzo del social network rimane uno strumento fondamentale per promuovere la propria immagine sul web e attirare visitatori e aziende sul proprio blog. Da Twitter a Facebook, da a Instagram a Flickr, i social media possono essere utilizzati per ottenere maggiore visibilità, a patto che se ne capisca a fondo il funzionamento, poichè essi non sono tutti uguali. Il segreto non è arrivare ad avere ad esempio “più mi piace”, ma sfruttarne le potenzialità di marketing.

A tal proposito, il sito TopFashionInfluencers.com stila sempre nuove classifiche aggiornate, che raccolgono i blog più influenti del momento, classificati in base a provenienza e genere. Per stabilire la classifica si tiene conto dei follower e dei “like” accumulati sui social network, che nel caso dei top 10 superano il milione.

Un mondo in rapida espansione e un terreno ideale per giovani intraprendenti e creativi. Se si tratta o meno di un fenomeno passeggero, solo il tempo lo potrà dire. Ora non ci resta che osservarne l’evoluzione.

©Futuro Europa®

Print Friendly, PDF & Email
Condividi

Sii il primo a commentare su "L’era dei Fashion Blogger"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato


*