UE, dal Six-Pack al Two-Pack

Abbiamo già scritto di Fiscal Compact e MES, che affondano le radici in una legislazione venutasi a creare sull’onda delle tensioni sul debito sovrano. Si analizzò che i problemi erano dovuti ad eccesso di debito pubblico e da criteri di compilazione di bilancio secondo regole particolarmente difformi da paese a paese. Quindi, nei mesi da settembre a novembre 2011 si stabilirono una serie di norme e proposte dirette a normare parametri unici e ad armonizzare le statistiche alla base della compilazione dei bilanci statali. Questo nuova governance entrò in vigore il 12 dicembre dello stesso anno, conosciuta come “Six-Pack” ed articolata nella seguente modalità.

Rapporto Wortmann-Kool: qualora un paese membro non metta in atto politiche di bilancio equilibrate viene lanciato un warning; in caso di non ottemperanza scattano le sanzioni. Rapporto Vicky Ford: definisce l’indipendenza degli istituti di statistica e identici criteri di bilancio. Rapporto Elisa Ferreira: stabilisce regole e procedure di controllo e il criterio di simmetria, cioè la valutazione non solo del debito, ma anche del surplus. Rapporto Diogo Feio: il famoso controllo sul debito, con soglia del 60% nel rapporto debito/pil e riduzione del 5% annuo dell’eccedente. Rapporto Carl Haglund: stabilisce le sanzioni in caso di squilibri macroeconomici in ragione di trattenute del 0,1% arrivando a multe del 0,2% sul pil. Rapporto Sylvie Goulard: regola le sanzioni durante il periodo della fase correttiva delle politiche di bilancio con trattenuta fruttifera prima e multa poi, dello 0,2% del pil.

Visto il parziale fallimento del Six-Pack attraverso le cui maglie sono passate le disfunzioni che hanno alimentato la crisi in atto, il 30 maggio 2013 è entrato in vigore quello che è conosciuto come “Two-Pack”. Questi due regolamenti istituzionalizzano l’austerity mettendo nero su bianco stringenti vincoli di bilancio, in particolare sui due parametri del rapporto deficit/pil fissato al 3% e di quello relativo al debito/pil al 60%. La Commissione Europea ha ora la possibilità di pronunciarsi in via preventiva sui bilanci degli Stati membri ed eventualmente porre il veto (finora erano possibili solo raccomandazioni).

Il “two-pack” introduce un calendario e regole di bilancio comuni per gli Stati membri della zona euro: devono pubblicare entro il 30 aprile i loro piani di bilancio a medio termine; devono pubblicare entro il 15 ottobre i loro progetti di bilancio per l’anno successivo; devono pubblicare entro il 31 dicembre i loro bilanci per l’anno successivo.

Punti pregnanti del Two-Pack sono la fonte dei dati che è individuata in Eurostat e i bilanci devono essere redatti in base a previsioni macroeconomiche indipendenti; organi esterni verificheranno il rispetto delle regole di bilancio nazionali.

©Futuro Europa®

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