Tavole di classe alle Officine Fotografiche

Roma – In un epoca in cui il cibo è sempre più considerato un bene di consumo piuttosto che una fonte di sostentamento e che resta sempre al centro della cultura, una coppia di fotografi, Massimo Siragusa e Annette Schreyer, ha deciso di puntare l’obbiettivo su di esso e sui luoghi ad esso consacrati per capire cosa è cambiato nel modo di approcciarsi al cibo. Da questo progetto è nata la mostra fotografica Tavole di classe inaugurata lo scorso mercoledì presso gli spazi di Officine Fotografiche Roma e si concluderà il 12 Febbraio.

L’esposizione, curata da Tiziana Faraoni, cerca di fornire un quadro dell’attuale cultura, quella che ruota intorno al cibo e all’alimentazione, dando allo spettatore la possibilità di accostarsi al tema attraverso due approcci differenti che rispondono alle domande: dove si svolge l’attività?, si è in gruppo o da soli?

Annette Schreyer prende spunto dai più celebri ritratti della storia dell’arte, incentrati sul tema del cibo, per riproporli in chiave contemporanea, con il risultato di fornire materiale per riflettere sui cambiamenti avvenuti, negli anni, nella cultura del nutrimento. La fotografa, di nazionalità tedesca, affonda le sue basi nella drammaturgia e nella storia dell’arte, dall’unione di questi studi nasce la sua passione per la fotografia che l’ha portata a vincere una borsa di Studi della Comunità Europea per un soggiorno di formazione in Italia. In Italia ha mosso i suoi primi passi da fotografa e i suoi lavori sono stati pubblicati da importanti magazine italiani e stranieri. Tavole di classe non è il primo progetto a cui si dedica, all’attivo ha già un lavoro fotografico dedicato ai gemelli, Same but Not. Twins in their Adolescence, pubblicato nel 2012 da Edizioni Postcart, che le ha permesso di ricevere una Menzione d’Onore al Premio Marco Bastianelli 2013. Attualmente viene rappresentata dalle agenzie LAIF e LUZ Photo.

Dall’altra parte troviamo Massimo Siragusa che ci offre un’analisi della vita odierna attraverso i luoghi della pausa pranzo, vuotati dai loro attori, ma comunque in grado di comunicare la misura di chi li frequenta. Lo stesso fotografo in una recente intervista si è soffermato proprio sull’importanza rivestita dai luoghi fotografati; per lui sono come degli abiti che lasciano intendere chi potrebbe indossarli, così l’arredamento e il tipo d’intonaco fanno comprendere che tipo di atmosfera un luogo può offrire. Il fotografo, nato a Catania, vive e lavora a Roma dove insegna fotografia, qui ha ottenuto numerosi successi e i suoi lavori sono stati esposti in molti musei e gallerie in Italia e all’estero. Molte sono le riviste internazionali ad aver pubblicato le sue fotografie e altrettante agenzie (tra cui Lavazza, Eni, Coca-Cola) ha richiesto i suoi lavori. Attualmente è rappresentato dalla Galleria Contrasto di Milano, dalla Galleria del Cembalo di Roma e dalla Polka Galerie di Parigi.

La coppia con questo progetto ci restituisce un mondo complesso e differente dalla nostra percezione personale, ci consente inoltre di accostarci ai luoghi dedicati al rito del cibo con occhi nuovi e attenti, privati da quel velo di indifferenza tipico di chi compie la stesa azione per routine.

Sulla scia di questa mostra e d’accordo con Massimo Siragusa, Huffington Post Italia ha lanciato un contest su Instagram con l’hashtag #TavolediClasseHp. Con questa iniziativa si invita chiunque voglia partecipare, c’è tempo fino a 5 Febbraio prossimo, a raccontare la propria idea di tavola attraverso foto in cui si enfatizzano gli aspetti di intimità e particolarità. I migliori scatti selezionati, oltre ad essere ripubblicati lungo il corso del contest, saranno inseriti in una video-proiezione all’interno della mostra nei giorni dal 10 al 12 Febbraio.

©Futuro Europa®

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