Premio Strega, speciale Europa

Giovedì 3 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma si svolgerà la premiazione di un’edizione speciale del Premio Strega organizzata per rendere omaggio alla cultura europea in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea.

Ma l’iniziativa vedrà un’anteprima martedì 1° luglio alle ore 21 presso Piazza del Campidoglio a Roma, dove i partecipanti in gara provenienti da cinque paesi della comunità europea, le cui opere letterarie sono state recentemente tradotte e pubblicate in Italia, saranno chiamati a prendere parte al Festival Internazionale Letterature per leggere un breve testo sull’Europa e le Metamorfosi; qui potranno raccontare le loro esperienze e il contributo che il ruolo dello scrittore e della letteratura svolge nella costruzione di una comune identità europea.

Il Premio Strega nasce nel 1947 dalla volontà di premiare le migliori opere di letteratura italiana su idea della Liquore Strega e della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con la Casa delle Letterature di Roma e in questa particolare occasione si è stretta la collaborazione con il Festival Internazionale Letterature e la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

I romanzi selezionati hanno come sfondo il panorama europeo e i suoi mutamenti, il francese Jerome Ferrari, professore di filosofia e consulente pedagogico, parteciperà con Il sermone sulla caduta di Roma già pubblicato nel 2012 (tradotto per il mercato italiano da Alberto Bracci Testasecca e pubblicato dall’editore e/o nel 2013) con cui ha vinto il Premio Goncourt, nel 2013 è stato poi pubblicato Balco Atlantico e nel 2014 Un dieu un animal (e/o). Il sermone sulla caduta di Roma è un interessante romanzo che tratta il delicato argomento della vita, affronta la fragilità delle esistenze umane difronte agli eventi che sconvolgono il mondo che hanno creato. Ci si pone dunque la domanda se dare credito ai mondi che costruiamo oppure se essere consapevoli di vivere nell’illusione.

Per la Spagna concorre Marcos Giralt Torrente, filosofo e critico letterario per El Pais, autore di numerosi libri che sono stati tradotti anche all’estero, Parigi con cui ha vinto il Premio Herralde e Gli esseri felici entrambi pubblicati da Fazi editore nel 2004 e nel 2008. In questa occasione è stato selezionato il suo terzo romanzo Il tempo della vita, tradotto da Pierpaolo Marchetti per Elliot editore 2014, con cui si è aggiudicato il Premio Nacional de Literatura per la narrativa. Questo è un romanzo che tratta in modo profondo la difficile e complessa relazione tra padre e figlio, mettendo a nudo una materia delicata con l’ausilio di un linguaggio universale e diretto.

Rappresenterà la Bulgaria il poeta, prosatore e studioso di letteratura Georgi Gospodinov, che ha esordito con Romanzo naturale, pubblicato nel 2007 da Voland, e con il quale ha ottenuto il primo premio del concorso Razvitie per il romanzo bulgaro contemporaneo. Il romanzo in gara è Fisica della malinconia, tradotto in varie lingue, pubblicato in Italia da Voland nel 2013 con la traduzione di Giuseppe Dell’Agata e con il quale si è aggiudicato il Premio nazionale del 2012. Questo romanzo tratta le vicende di un ragazzo affetto da empatia, capace di immedesimarsi nelle storie degli altri attraverso le loro sensazioni, capace di trasportare il lettore in un mondo dove reale e irreale si confondono irrimediabilmente trascinando in un vortice di malinconia o in un estasi che può essere parte di ognuno di noi.

A rappresentare la Finlandia sarà la studiosa di scienze sociali Rosa Liksom  con il romanzo  Scompartimento n. 6  tradotto da Delfina Sessa per Iperborea 2014, già vincitore del Premio Finlandia 2011; l’autrice è anche candidata al Premio del Consiglio Nordico 2013 e al Prix Médicis 2013. Il romanzo tratta l’incontro tra un uomo e una donna dalle vite completamente distanti l’uno dall’altro, sullo sfondo l’impero russo in rovina. Una storia, figlia della cechoviana nostalgia, fatta di romantico struggimento per un passato non più possibile e un futuro che non arriverà mai.

Il matematico, sceneggiatore e regista Eugen Ruge rappresenterà la Russia con In tempi di luce declinante, tradotto da Claudio Groff per Mondadori 2013. Con questo romanzo Ruge ha vinto il Premio Döblin Grass per il romanzo istituito da Günter e il Deutscher Buchpreis 2011. Il romanzo offre un tragico quadro delle speranze e disillusioni di cinquant’anni di storia della cultura Europea, un panorama fedele catturato nel momento in cui sta per tramontare la luce.

Questi cinque romanzi saranno giudicati dagli scrittori che in passato anno vinto il Premio Strega, Alessandro Barbero, Paolo Giordano, Melania G. Mazzucco, Edoardo Nesi, Antonio Pennacchi, Walter Siti e Domenico Starnone, ma nella giuria ci saranno anche Lucio Battistotti direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea che nella serata finale consegnerà personalmente al vincitore un assegno di 3.000 euro, Maria Ida Gaeta direttrice di Casa delle Letterature di Roma e del Festival Internazionale Letterature e Stefano Petrocchi direttore della Fondazione Bellonci.

Lo stesso Stefano Petrocchi ha espresso la sua felicità nel poter contribuire, con la Fondazione Bellonci, alla diffusione di questi autori ritenuti, dallo stesso, i più interessanti del panorama internazionale contemporaneo. L’Italia – afferma sempre Petrocchi- è uno dei Paesi in cui si traduce di più, tuttavia il numero di titoli di autori stranieri pubblicati negli ultimi anni, anche per effetto della crisi, è in flessione. Questo Premio Strega speciale vuole essere, implicitamente, un invito ai nostri editori perché continuino a scoprire e a farci conoscere le eccellenze della narrativa europea.

©Futuro Europa®

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