Area 51

Ragazzi di oggi

La percezione che i ragazzi di oggi siano apatici è molto diffusa, ma dietro questa apparente apatia si nascondono spesso cause più complesse e profonde.

Tra le principali ragioni c’è sicuramente un sovraccarico di stimoli digitali.  Vivendo immersi in un flusso continuo di informazioni, notifiche e contenuti social, molti giovani sviluppano una forma di desensibilizzazione emotiva. Nulla sembra più davvero nuovo o stimolante, e l’entusiasmo si appiattisce.

Poi c’è l’ansia e l’incertezza del futuro alimentata dai grandi allarmismi come quella del cambiamento climatico. Molto più però l’instabilità economica, le guerre, la precarietà del lavoro, l’aumento dei disturbi mentali: tutto questo genera insicurezza cronica.

Quando il futuro appare minaccioso o inaccessibile, l’apatia può diventare un meccanismo di difesa. Mancano però motivazioni autentiche.  In un mondo che spesso valorizza solo successo, apparenza e performance, molti giovani faticano a trovare una motivazione profonda e personale. Senza un “perché”, tutto sembra vuoto. C’è anche uno scarso coinvolgimento reale.

Le relazioni virtuali hanno in parte sostituito quelle reali. Questo ha ridotto le esperienze emotive concrete e l’energia generata dallo stare insieme fisicamente, condividere spazi, emozioni e azioni e a volte il sistema educativo è distante. Molti ragazzi non si sentono coinvolti né rappresentati dalla scuola o dalle istituzioni. Quando ciò che si propone loro non parla della loro realtà, la risposta può essere l’indifferenza.

Alcuni adolescenti sono sottoposti a un carico eccessivo di aspettative (famiglia, scuola, società). A volte diventano “apatici” perché sono semplicemente esausti o in uno stato di rifiuto. Sono comunque generazioni fragili che spesso sfogano nella rabbia molte loro frustrazioni. E questo, purtroppo, a volte lo leggiamo sui giornali.

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