Area 51

Due pezzi di bronzo

Da mercoledì scorso tutti gli occhi sono puntati su San Pietro, sul Conclave che elegge il prossimo Papa. Il vaticanista che è in ognuno di noi e che sonnacchioso emerge ogni morte di Papa finalmente agisce, studia, fa ipotesi, previsioni e scommesse.

Ma c’è anche chi invece (pochissimi) si appassiona ad altri misteri. Per nulla tentato dai colori sgargianti dei porporati, dal fruscio delle vesti di pizzo e dall’odore d’incenso, indaga su un quesito epocale: i Bronzi di Riace sono stati trovati in Calabria o in Sicilia? E qui, pausa.

La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta, al momento senza indagati, per far luce sull’ipotesi che il ritrovamento dei capolavori avvenuto nel 1971 sia in realtà avvenuto al largo di Brucoli, in Sicilia. Sembra che i bronzi siano stati scoperti nei fondali al largo di Siracusa e poi trasferiti in Calabria. Signor Giudice, Signori della Corte, mentre il mondo trepida in attesa del successore di Pietro, in una ridente città del sud Italia si indaga su due pezzi di bronzo.

Ma vi pare una cosa importante? Intanto, anche se per ipotesi scoprissero che sono stati scoperti in acque siciliane, non credo proprio che sarebbero rinominati. Sono i bronzi di Riace anche per quelle persone (e sono molte) che non hanno proprio idea dove sia Riace o se sia una città o un nome di un prestante subacqueo. Ma poi altra domanda, la Procura di Siracusa non ha cose più importanti da fare? Penso proprio di sì.

Mai come ora mi viene in mente il grande Totò che aveva un commento per ogni situazione. E per questa mi viene: Ma mi faccia il piacere da dire agli Urbi e soprattutto agli Orbi.

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