Uomini e Orsi
Mi piacciono gli orsi. Preferisco quelli giocattolo, sono pazza di Winnie the Pooh. Pensatevi a camminare tranquillamente in una ridente cittadina di montagna; avete con voi un familiare, magari un nipotino e magari il cagnetto. Una sera come tante d’estate. Poi all’improvviso vi attraversa la strada un orso gigante; cosa fate? Forse ripassate a memoria le avvertenze del WWF? Innanzitutto, non dovete né gridare né guardarlo negli occhi. Poi non fate gesti bruschi e quello verrà facile perché sarete paralizzati dal terrore.
Ricordatevi che lui non vuole mangiare voi o i vostri accompagnatori, magari è un po’ incavolato perché ha fame oppure ha l’oroscopo negativo, qualche pianeta contro per capirci. A quel punto se sopravviverete credo che non farete più vacanze in montagna. Potrebbe anche non succedere nulla ma lo spavento sarà notevole.
Però, attenti a come lo racconterete, potreste passare per gente orrenda che odia gli animali. Perché voi siete ospiti, la montagna e i boschi sono loro, degli animali. Va bene siamo ospiti. Certo un concetto un po’ difficile da spiegare quando con i presunti padroni di casa non c’è dialogo. Provate a spiegare tutto questo alla madre di quel ragazzo ucciso da un orso in Trentino, per sapere cosa ne pensa.
Il problema vero è che le autorità competenti dovrebbero essere molto più accorte e preparate a questi, chiamiamoli, sconfinamenti; magari provvedere a dare cibo a questi animali in modo che non vadano a cercarlo nelle cucine dei Bed and Breakfast delle zone di montagna.
In Italia sono circa 200 gli orsi censiti localizzati in tre regioni. E solo due attacchi agli umani negli ultimi 150 anni. Se si vuole restare nella media credo che ci voglia un progetto più capillare che impedisca a questi animali di entrare nelle cittadine in cerca di cibo o anche solo per curiosità. Oppure ho un’altra idea: si potrebbe reclutare sui social la miriade di persone che hanno sostenuto con veemenza e gridato all’assassinio dopo l’uccisione dell’Orsa Amarena. Potrebbero a turno presidiare i boschi e parlare con loro (gli orsi) mettendoli in guardia sulla pericolosità dell’uomo.
Così i padroni di casa (gli orsi) sarebbero avvertiti che gli ospiti (gli umani) sono pericolosi e che qualcuno possiede anche un fucile. Poi si potrebbero intrattenere allegramente con loro, magari giocando e ridendo, magari facendosi un bel selfie che potrebbe tornare utile per la lapide.
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