Rassegna stampa estera

Tra le notizie che hanno avuto maggior rilievo sulla Stampa estera negli ultimi giorni troviamo sicuramente la nomina del nostro Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Federica Mogherini, a capo della Diplomazia dell’Unione Europea. La reazione alla sua nomina è stata ampiamente diffusa dai nostri media, occupando ampio spazio su quotidiani e telegiornali. Interessante vedere come questa sia stata accolta da alcuni Stati come Israele e Marocco.  Eyal Kaddosh titola il suo editoriale apparso su Israel Valley News Bon pour Israel? L’Italienne Federica Mogherini, Ministre des Affaires Etrangères de l’UE. Scrive il giornalista che la “giovane Ministra degli Affari Esteri (che ha compiuto 41 anni a Giugno), viene considerata piuttosto favorevole ad Israele”. Secondo un blog israeliano – prosegue Kaddosh – “Nel Luglio scorso, in missione in Israele e nei Territori dell’Autorità Palestinese, l’inquilina della Farnesina aveva criticato la mancanza di impegno della Comunità Internazionale per mettere fine al conflitto israelo-palestinese”. Viene anche riportato che il Wall Street Journal dice di lei che malgrado un passato fatto di “ottime scuole”, “buoni stage” e appartenenza a vari gruppi di “gioventù socialista”, “non possiede un curriculum che gli da un’immagine di grande donna politica” e sottolineato che il suo mentore sia Matteo Renzi, che l’ha difesa spada tratta dalla levata di scudi da parte di diversi Stati Membri, quando a Luglio aveva ufficializzato la sua candidatura. “Una bionda enigmatica” scrive ancora Kaddosh, molto preparata sui dossier caldi come Irak, Afghanistan e Medio Oriente, che agli occhi del Premier ha la grande qualità di “non fargli ombra”, di sapere “quando tacere” e di lasciare sempre “aperta la porta al dialogo”. Conclude il giornalista: “le malelingue anticipano che Federica Mogherini a Bruxelles sarà soprattutto la marionetta del suo amico Renzi. Ma si è difesa ancora una volta assicurando che in quanto Alto Rappresentante e vice Presidente della Commissione, avrebbe difeso gli interessi di tutti Stati membri e cittadini, nessuno escluso.”

Se da questo articolo traspare una certa “fiducia” di tutt’altro calibro il pezzo apparso sul marocchino Yabiladi che parla di una “simpatizzante del Polisario (Movimento politico e organizzazione militante a favore dell’autodeterminazione del Sahara Occidentale, ndr) a capo della diplomazia dell’Unione. Scrive Mohammed Jaabouk: “una simpatizzante del Polisario è ormai alla guida della diplomazia dell’UE. E’ un’italiana di 41 anni. Questa nomina di questa italiana di 41 anni potrebbe minacciare gli interessi del Marocco a Bruxelles? (…) Una nomina che dovrebbe essere messa in causa dai responsabili della diplomazia marocchina. Prosegue Jaabouk: “la signora non dovrebbe fare ombra ai grandi Paesi dell’UE, come la Germania, la Gran Bretagna e la Francia. Ciascuno di questi Paesi non desidera che un profilo troppo conosciuto sulla scena internazionale guidi la diplomazia. L’elezione della Signora Mogherini, 41 anni, risponde perfettamente alle preoccupazioni dei grandi dell’UE”. Non certo un registro lusinghiero nei confronti della nostra Ministra, né del nostro Paese.

Nota dolente: l’economia. In tutti gli ultimi articolo apparsi si rivelano parole che dovrebbero suonare come ulteriori campanelli d’allarme in un momento di grande allarme. Già lo scorso 25 Agosto Rachel Sanderson titolava il suo pezzo sul Financial Times Italy loses enthusiasm for privatisations. Scrive la Sanderson: “l’evento principale del programma descritto essere la spinta più grande alle privatizzazioni  in Italia dalla fine degli anni ’90 è stata la vendita da parte del Governo del 40% del servizio postale nazionale Poste Italiane per guadagnarci, alla fine, 4 miliardi di Euro”. Al rientro dalle vacanze di Renzi, scrive la giornalista, le privatizzazioni,  che dovrebbero ammontare a 12 miliardi di Euro, rimangono nella lista delle cose da fare “un elemento non risolto in stallo”, anche se poi riporta come “gli economisti sottolineino che un terzo ciclo di recessione significhi che sia meglio che Renzi intraprenda riforme strutturali prima di qualsiasi altro passo”.

Ancora incertezza risulta dal Taipei Times  che titola il suo articolo Italy asks EU leader sto hold emergency summit e ancora l’americano Global Post parla di “eco-nubi tempestose si profilano sull’Italia nel momento in cui si imbarca in un viaggio di riforme lungo 1000 giorni”. Si legge nell’articolo: “l’estate è finita e il Primo Ministro dal volto di bambino ha del lavoro da fare, un sacco di lavoro, visto che deve portare a buon fine la sua promessa di trasformare un Paese sull’orlo della terza recessione in sette anni (…) Il suo maggior successo fino ad oggi è stato l’attuazione di una riduzione fiscale per un valore medio di 80 euro al mese per le famiglie più povere”. A conclusione dell’articolo viene riportato il parere di Holger Schmeiding, capo economista della Berenberg, una banca privata tedesca. Secondo Schmeiding, se Renzi riuscisse a mettere mano alle riforme di Senato, Giustizia e mercato del lavoro, a lungo termine questo farebbe una grande differenza, ma “per nessuna di queste sembra esserci una soluzione rapida”. Incertezza ancora su La Tribune de Genève scrive del “cambio di strategia di Renzi” annunciando la politica dei 1000 giorni e come finora si siano fatti “spiedini di riforme”, così come nel pezzo di Isla Binnie e Gavin Jones su Reuters che titolano il loro articolo “Italy’s Renzi tries new reform plan as economy sinks”.

Economia che affonda, cambi di strategia, riunioni di emergenza. Questo, fino ad oggi, il bilancio di 6 mesi di Governo fatto da chi ci osserva.

Eyal Kaddosh:” (…) Il suo mentore è Matteo Renzi, il Primo Ministro italiano. Questo quanto scrivevamo il giorno della sua nomina:++In Israele, il giovane Primo Ministro italiano gode già di un’ottima reputazione. Molti amici ebrei (tra i quali un economista israelo-italiano molto conosciuto) fa parte del suo diretto entourage. Per quanto riguarda l’Iran Renzi è intrattabile. Non lascerà passare nulla ai mollah iraniani sul dossier nucleare. Per la cooperazione Italia-Israele ci aspettiamo accordi reali che vadano a rafforzare i pertenariati e il commercio bilaterale++. “(…) (E.Kaddosh, Bon pour Israel? L’Italienne Federica Mogherini, Ministre des Affaires Etranères de l’UE, Israel Valley News, 31 Agosto 2014)

Une Italienne sympathisante du Polisario, à la tete de la diplomatie de l’Union Européenne, titola Mohammed Jaabouk su Yabiladi. “(…) Me che ne sarà del Marocco? Una fonte del Ministero degli Affari Esteri confida che ++Federica Mogherini potrebbe diventare una minaccia per il Marocco nel caso in cui riuscisse a diventare portavoce degli eurodeputati ostili agli interessi del Regno e ovviamente solidari al Polisario++ (…) Inoltre, la nomina di Federica Mogherini provoca insofferenze anche al di fuori di Rabat. In effetti, i Paesi dell’Europa dell’Est non apprezzano per nulla la vicinanza delle posizione dell’italiana con quelle della Russia di Vladimir Putin sulla questione ucraina.” (M. Jaabouk, Yabiladi, 2 Settembre 2014)

Rachel Sanderson per Financial Times:”(…) In un’intervista al Financial Times rilasciata questo mese, Renzi aveva già preannunciato  che dopo l’esperienza con Fincatieri si voleva prendere del tempo nel processo delle privatizzazioni affinché questo fosse portato a termine ++bene e con serietà++.” (…)(R. Sanderson, Italy loses enthusiasm for privatisations, Financial Times, 25 Agosto 2014)

Riprendendo l’Agence France-Presse, il Global Post scrive:”(…)La riunione di Gabinetto post vacanziera che si è tenuta venerdì, è stata definita la prima di quello che Renzi ha detto saranno 1000 giorni di riforme volte a liberare il Paese dalla inerzia istituzionale e gettare le basi per la rinascita di un’economia moribonda. I suoi detrattori sottolineano che Renzi è salito al potere a Febbraio – attraverso un colpo di Stato interno – promettendo un blitz di 100 giorni sugli interessi negativi acquisiti.”(…) (AFP per Global Post,Eco storm clouds loom as Italy embarks on 1000-day reform trip, 28 Agosto 2014)

Isla Binnie e Gavin Jones scrivono:”Il primo Minsitro Matteo Renzi ha presentato venerdì un piano per accelerare il ritmo della giustizia italiana e abbattere gli ostacoli burocratici agli investimenti mentre nuovi dati indicavano un ulteriore deterioramento dell’economia italiana in recessione (…) Renzi deve ripristinare la fiducia internazionale per l’Italia e dimostrare che può mantenere i ripetuti impegni presi e trasformare le promesse di ambiziose riforme in risultati concreti.” (…) (I. Binnie, G. Jones, Italy’s Renzi tries new reform plan a s economy sinks, Reuters, 29 Agosto 2014)

Ats/Newsnet per la Tribune de Genève:”Il Capo del Governo italiano si concede 1000 giorni, a partire da lunedì, per riformare ++passo dopo passo++ il suo Paese. Matteo Renzi, uomo frettoloso della politica, ha deciso di cambiare spalla al suo fucile (…) Matteo Renzi è arrivato al potere a Febbraio, promettendo di essere il ++rottamatore++, della vecchia Italia. Da allora non ha smesso di affermare davanti alla stampa, su Twitter o dalle piattaforme televisive, la sua volontà di cambiare l’Italia, di farne un Paese ++normale++, ++semplice++ nel suo funzionamento e restituendogli il suo posto in Europa. E per fare bella figura ha moltiplicato gli annunci (…) Matteo Renzi lunedì ha chiesto di essere pazienti, spiegando che il Governo si trova di fronte ad un ++puzzle++ fatto di tutte le riforme da intraprendere, ma che alla fine dei 1000 giorni, nel Maggio del 2017, tutti i tasselli saranno al loro posto. (…) (Tribune de Genève,Matteo Renzi change de stratègie, 1° Settembre 2014)

Scrive il Taipei Times:”(…) L’Italia è stata in prima linea nell’invitare ad una maggiore flessibilità sulle rigide norme comunitarie in materia di deficit di bilancio, accanto a Paesi come la Francia, affermando che l’eccessiva focalizzazione sulla austerità in stile tedesco aveva ostacolato la ripresa dell’Europa.” (…) (Reuters per Taipei Times, Italy asks EU leaders to hold emergency summit, 1° Settembre 2014)

©Futuro Europa®

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