Rassegna stampa estera

Dopo la tempesta perfetta della settimana scorsa di notizie riguardanti il nostro Paese,  tra scandali ed elezioni, la stampa estera questa settimana ci ha lasciato un po’ in disparte. L’enfant terrible d’Europa è in fase di osservazione, come molti giornalisti hanno sottolineato già negli articoli che abbiamo citato giorni fa. Purtroppo, quello che ha “fatto notizia” questa settimana sono gli sbarchi infiniti di profughi che arrivano in condizioni disperate sulle nostre coste.

Quello che si percepisce ormai esplicitamente è la critica continua all’Europa, giudicata troppo “assente”. Al Huffington Post, la versione maghrebina del noto quotidiano, scrive che “dall’Italia a Malta, le voci si alzano sempre di più contro un’’Europa assente’ nell’aiutare i Paesi europei del  Mediterraneo nel far fronte al flusso di migranti che arrivano dall’Africa, accusa che Bruxelles respinge, pur ammettendo che i Paesi del Nord possono fare di più”. La radio televisione belga RTBF riporta l’agghiacciante notizia degli immigrati abbandonati in un parcheggio e la denuncia da parte delle Nazioni Unite “delle autorità italiane (…) che li hanno abbandonato a loro stessi, senza soldi né cibo”. I rifugiati facevano presumibilmente parte di un gruppo di 1300 persone sbarcate lunedì scorso nel porto di Taranto. Radio France International ha intervistato sul problema immigrazione clandestina l’ex deputato del PD originario del Congo Jean Léonard Touadi, che denuncia una “politica dello struzzo”. Se, da una parte la destra italiana è contraria all’operazione Mare Nostrum che “incoraggia l’immigrazione clandestina”, chiede  RFI, qual è la risposta del PD? Touadi afferma che in queste critiche c’è molta “demagogia pre-elettorale” (l’intervista è stata rilasciata poco prima dei ballottaggi dello scorso fine settimana e a poche settimane dalle europee). “Ciò che confutiamo a queste critiche è allora ‘quale alternativa?’ Dovremmo inviare dei battaglioni di marina militare europei o italiani e colpire a cannonate questi migranti o salvarli?” Il problema è di vastissima portata visto che la maggior parte dei profughi è gente che chiede asilo politico, la situazione in Siria, nel Corno d’Africa e ora in Libia si aggrava sempre più, la gente scappa. “Non ci sono strutture oggi in Sicilia che possono assorbire 2500 o 3000 persone arrivate solo in questo fine settimana”, afferma il deputato, “credo non ci sia Paese in Europa che sia in misura di affrontare tale peso. Quindi quando l’Italia dice ‘siamo lasciati soli’, non è una questione di fondi dell’Unione Europa, è una nozione di co-responsabilità, e co-solidarietà dell’Europa.” Alla domanda di RFI se l’Italia approfitterà del semestre comunitario per affrontare in modo più approfondito il problema, Touadi afferma che sarà posta come “questione cruciale”: le proposte concrete per affrontare la questione già ci sono, una di queste “filtrare” a partire dai territori di transito, dunque attraverso le ambasciate europee, le domande, le richieste di asilo” per impedire l’utilizzo di mezzi illegali per attraversare il Mediterraneo”. In una parola, rivedere il meccanismo di Dublino.

Tornando agli scandali che hanno colpito le ultime grandi opere che avrebbero dovuto rilanciare la nostra economia, preoccupa l’impatto che le dichiarazioni di personaggi pubblici, come quella del  Presidente della Lombardia Roberto Maroni, possono avere su potenziali investitori. Il Global Post, grande contenitore di notizie pescate dai media di tutto il Mondo per  “colmare il vuoto dei media americani” come scrivono i responsabili del sito statunitense, riprende la notizia pubblicata da Xinhua il 10 Giugno che scrive: “I lavori del sito della prossima esposizione mondiale in Italia rischia di non vedere completate le sue opere per l’inaugurazione. Parlando al margine di una consiglio locale, Roberto Maroni ha avvisato che Expo Milano 2015 rischiava di ‘mancare l’appuntamento del 30 Aprile’. “Settimane fa”, prosegue la notizia, “è stata scoperta una fitta rete di corruzione legata agli appalti pubblici”. Queste parole non hanno molto appeal per gli investitori, italiani ed esteri. Lo stesso problema viene evidenziato da Eric Reguly che scrive per il canadese The Globe and Mail. Reguly, un po’ sarcasticamente riporta la dichiarazione fatta dal Sindaco di Roma Marino alla stampa estera e a numerosi ambasciatori. Marino avrebbe “dichiarato Roma città aperta il cui ricco patrimonio appartiene non solo ai romani o italiani, ma è patrimonio dell’umanità.” In poche parole, scrive il giornalista, “vorremmo ricchi stranieri che pagassero la nostra negligenza”. “E’ vero che Roma non è stata costruita in un giorno”, prosegue Reguly, “e non sarà restaurata in un giorno. L’importo richiesto da parte del Sindaco non è altissimo, non è quello il problema. Il problema grosso è la reputazione dell’Italia per la lentezza dei lavori e la corruzione endemica. I progetti vengono annunciati, poi rimangono nel limbo per anni”. La soluzione di una task force anticorruzione che funzioni veramente è vista con grande interesse. Cantone piace alla stampa estera. I potenziali di crescita ci sono tutti, arte, storia, cultura, talento, inventiva, fanno parte del nostro DNA. La corruzione endemica può essere vinta, come lo sono state malattie endemiche antiche.

Da Al Huffington Post dello scorso 8 Giugno: “(…) Secondo Malta, l’operazione congiunta di questa Domenica è una delle ‘più importanti mai organizzate negli ultimi anni’. Ha visto lavorare insieme bastimenti italiani e maltesi, navi da guerra americane e cargo che si trovavano in zona. Secondo Roma, più di 50.000 migranti sono sbarcati dal’inizio dell’anno, lo stesso numero che in tutto lo scorso anno. Secondo La Valletta a Malta ne sono arrivati 2.200 (…) Il Primo Ministro maltese, Joseph Muscat, in un tweet ha puntato il dito sull’Unione Europea: ‘l’Europa è totalmente assente’, mentre la marina italiana e maltese ‘compiono un lavoro magistrale’. In Sicilia, il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando ha criticato ‘l’insensibilità dell’Europa’, mentre quello di Catania, Enzo Bianco, ha invitato il Governo Renzi a decretare ‘lo stato di calamità’”. (…)  (Huffington Maghreb/AFP per Al Huffington Post, Immigration clandestine: L’Italie et Malte accusent une ‘Europe Absente’, 10 Giugno 2014)

Des immigrés abandonnés sur des parkings en Italie, dénonce l’Onu. Così titola il suo servizio RTBF. “L’Alto Commissariato per I Rifugiati dell’ONU (HCR) ha denunciato martedì l’abbandono da parte delle autorità italiane di almeno 350 immigrati, lasciati a loro stessi senza soldi né cibo, in due parcheggi della periferia di Roma e Milano (…) Il gruppo di rifugiati abbandonati a Roma è stato poi accolto in una struttura della capitale italiana che fa parte del Sistema di Protezione dei richiedenti Asilo e Rifugiati (Sipar), ma, secondo Carlotta Sami, portavoce di HCR Italia, quelli di Milano si trovavano ancora nel parcheggio all’inizio del pomeriggio. I rifugiati sono stati trovati scalzi, disorientati, affamati, precisa in un comunicato l’HCR. Il Ministro degli Interni, intervistato da AFP, non ha reagito a questa informazione.” (…) (AFP per RTBF,10 Giugno 2014)

Intervista di RFI al deputato del PD Jean Leonard Touadi: Italie, arrivée massive de migrants, la classe politique insurge. “(…) si parlava prima dei risultati dell’Italia alle elezioni europee, ma nel resto dell’Europa c’è comunque stato un voto anti-immigrazione molto forte. Lei pensa che l’Europa sia pronta oggi ad affrontare la questione dell’immigrazione e delle richieste d’asilo? Credo che l’impotenza dell’Europa derivi proprio dal metodo intergovernativo. Se ci fosse veramente una politica europea coordinata, con una co-responsabilità e quindi con compiti che non pesano semplicemente sul Paese d’accoglienza, ma che sono distribuiti in modo equo sull’insieme del territorio, credo che l’Europa, con i suoi 500 milioni di abitanti, sia in grado di assorbire i 400 mila migranti che bussano ogni anno alle porte dell’Europa. Ci sono altri paesi come il Libano, la Giordania che stanno sopportando un peso molto più oneroso di quello sopportato dall’Europa.” (RFI, 10 Giugno 2014)

Su Global Post dello scorso 10 Giugno di riporta la seguente notizia diffusa dalla cinese Xinhua: “(…) Nel seguire lo scandalo, il Primo Ministro Matteo Renzi ha deciso di creare una task force che controlli l’Expo, guidata dal magistrato antimafia e Presidente della Authority anti-corruzione, Raffaele Cantone. Per ora però, il decreto per ufficializzare il ruolo di Cantone è stato rinviato a venerdì. ‘Il Governo deve sbrigarsi, altrimenti i lavori per l’Expo rimarranno bloccati, e non ne vedo il motivo’, ha ammonito Maroni.” (…) ( Xinhua/Global Post, Expo Milano 2015 risks missing opening deadline: Italian official, 11 Giugno 2014)

Scrive Eric Reguly su The Globe and Mail: “Per un Paese che ha il dono di possedere 49 Siti Patrimonio dell’UNESCO, più di qualsiasi altro Paese, l’Italia paga per la notevole poca attenzione che da al suo passato. Il budget annuale dedicato al mantenimento dei suoi tesori culturali è stato dimezzato negli ultimi anni, e si vede. E’ in atto la seconda distruzione di Pompei, dove i muri si sgretolano e affreschi di inestimabile valore sono stati depredati. A Roma, anche i più conosciuti siti antichi e Rinascimentali soffrono per questa inqualificabile negligenza (…) Fino a che le finanze dell’Italia rimangono altrettanto inqualificabilmente dissestate, le possibilità di un restauro sovvenzionato dal Governo sono uguali a quelle che Berlusconi bandisca le showgirl dalle sue ville.” (…) (E. Reguly, Why in the Eternal City, restoring landmarks can take an eternity, 10 Giugno 2014)

©Futuro Europa®

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