Rumori di guerra

La crisi provocata dal tentativo del Presidente bielorusso, Lukascenko, di forzare l’entrata in Polonia, e quindi nell’UE, specialmente in Germania, di migliaia di rifugiati dal Medio Oriente (l’ho già scritto) non può non essere stata provocata senza il benestare di Putin. In una dichiarazione alla TV, egli ha affermato che la Russia non c’entra niente, che il problema lo devono risolvere dialogando Germania e Bielorussia, ha anzi aggiunto che se Lukascenko tagliasse le fornitura di gas all’Europa, che provengono dalla Russia e non fanno che transitare per la Bielorussia, questo provocherebbe una vera crisi tra due Paesi.

Ho visto la sua dichiarazione: appariva serio, composto, con l’aria dello statista responsabile. Ma in quello che dice ha un suono di ipocrita falsità,  è pura e semplice “disinformazione”. La Bielorussia è alleata di Mosca, fanno esercitazioni militari insieme, la Polonia è membro della NATO e dell’UE, nei cui ambiti milita sempre in senso antirusso (non dimenticherò mai quel che mi disse un giorno, alla NATO, Lech Walesa). Non ci vuol molto a capire da che parte sta Putin. E, dal suo punto di vista, con ragione. Egli è ormai convinto di essere in guerra con l’Occidente, una guerra politica e diplomatica, non, almeno per ora, militare. E, se conosce l’opera di Clausewitz e di von Moltke, sa che l’avversario può essere colpito in punti periferici, dove è più vulnerabile. La vera e propria aggressione “via terzi” alla Polonia è questo genere di mossa.

Secondo il Capo di S.M. inglese, Sir Nick Carter, può anche essere una manovra di distrazione, per distogliere l’attenzione dal vero obiettivo russo, che è l’Ucraina, alle cui frontiere si stanno ammassando 100.000 soldati di Mosca. L’Ucraina, pur non facendo parte della NATO, ne invoca l’aiuto. Il suo Ministro degli Esteri ha incontrato a Bruxelles il Segretario Gen. dell’Alleanza, Stoltenberg, che ha pubblicamente ammonito Putin alla moderazione. Putin ha detto che è la NATO a costituire un pericolo per la Russia, cosa scientemente falsa. Il Capo di S.M. britannico, parlando ai giornalisti al termine ormai imminente del suo incarico, ha detto di non credere che Putin voglia una vera guerra, ma che comunque la Gran Bretagna (sempre mosca cocchiera) deve prepararvisi. Biden ha mandato il Capo della CIA a Mosca. Ora più che mai, quando i rumori di guerra si accentuano, occorre tenere la testa fredda.

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