Il dilemma dei Governi

Con ogni evidenza, il nostro Governo, come molti altri, deve affrontare un dilemma serio, tra preservare la salute pubblica e non distruggere l’economia. Non vorrei essere nei panni di Conte, che penso stia facendo quello che può per conciliare al possibile le due esigenze. Da qui provvedimenti graduati e scalati nel tempo. Funzioneranno? Speriamolo. D’altra parte, è chiaro che un fermo prolungato indefinitamente delle attività produttive e commerciali provocherebbe danni forse irreparabili e che un isolamento a lungo termine risulta sempre meno accettabile alla gente e può produrre danni psicologici rilevanti.

A questo dilemma, che non credo abbia risposta certa, si aggiunge per il nostro Governo un problema minore: aver accettato (anzi, a quanto pare, sollecitato) aiuti dalla Russia, che li ha subito concessi servendosi delle proprie strutture militari. Dalla stampa straniera, specie inglese, sono venuti per questo attacchi velenosi all’Italia, accusata di aver favorito un’operazione di propaganda politica russa, volta ad aprire una breccia nella NATO e nell’UE. La Russia non è un ente benefico, le mosse di Putin sono sempre politiche.

Però in momenti difficili purtroppo non si può rifiutare nessuna mano tesa, fosse anche quella del diavolo. Si tratta solo di vigilare in modo da ridurre al massimo i danni che possa produrre l’aiuto interessato di Mosca. II nostri organi di difesa e di intelligence ne sono perfettamente capaci e Conte credo sia consapevole della situazione. D’altra parte, è augurabile che l’aiuto al potenziale “nemico contribuisca a svegliare i nostri partner europei e atlantici, finora abbastanza avari nei nostri confronti.

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