Ricerca Covid 19, OMS lancia raccolta fondi

Forse l’unico aspetto “non negativo” tra virgolette di questa “vicenda del Coronavirus” è quello di sottolineare l’importanza della Ricerca scientifica e il ruolo giocato dai finanziamenti affinché il lavoro dei ricercatori e degli scienziati in Italia e nel mondo possa svolgersi e proseguire senza intralci, nel modo migliore.

In un periodo storico in cui gli scienziati mondiali stanno lavorando coesi per la scoperta di farmaci in grado di curare, arrestare l’emergenza sanitaria da Coronavirus che stiamo vivendo, di un vaccino in grado di impedire il contagio da Covid 19, ci sembra quasi di toccare con mano, pagandone le conseguenze della sua mancanza, sulla nostra pelle, dell’importanza, imprescindibile per le nostre vite, del fatto che la ricerca scientifica di qualità possa giovarsi di fondi e finanziamenti, per l’individuazione di strategie sempre più efficaci per arrestare epidemie, malattie che mettono in pericolo la vita di ciascuno di noi e che possono colpirci quando meno ce lo aspettiamo tutti, nessuno escluso, anche coloro che ritenevano di essere invulnerabili ed erano convinti che a loro “non sarebbe mai potuto accadere”, e, per giunta, a livello globale in modo che potremmo definire “perfettamente democratico”.

In questo momento è più evidente che mai come la ricerca scientifica deve essere considerata un qualcosa di “strategico” per lo sviluppo dei nostri sistemi economico sociali complessi, che ha implicazioni trasversali, innescando meccanismi a catena in tutte le parti delle nostre Società e che coinvolge e riguarda ciascuno di noi, nessuno escluso: andando dalle grandi superpotenze economiche occidentali fino ad arrivare ai Paesi arretrati e in via di sviluppo.

Questi sono i motivi per cui l’OMS, che, qualche tempo fa, aveva avvisato della probabilità non remota del verificarsi di una grande pandemia influenzale in tempi brevi della quale non era possibile calcolare il grado di letalità e il momento esatto in cui si sarebbe diffusa, ma che era certo che ci sarebbe stata, all’indomani della Sars, dell’Ebola, di Zika e Mers, ha lanciato una Campagna per la raccolta di Fondi per trovare medicinali, vaccini, “armi” per sconfiggere e arrestare il Covid 19.

Il Fondo pensato dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – dalla Fondazione Nazioni Unite e Swiss philantropy foundation si chiama “Solidarity response fund”. È il primo esempio di Fondo di solidarietà, ci tiene a precisare l’OMS, che “consente a tutti, privati, cittadini, istituzioni di tutto il Pianeta di dare il proprio contributo per fermare l’Epidemia da Covid 19”.

Le donazioni saranno destinate al monitoraggio, raccolta dei dati sulla diffusione del Coronavirus a rafforzare i reparti di terapia intensiva, all’approvvigionamento dei dispositivi di protezione per il personale sanitario ad accelerare la scoperta e la disponibilità di utilizzo per vaccini e terapie.

Raccolta di Fondi per il Covid 19 a cui partecipa anche Facebook, che, come dichiara Mark Zuckerberg, si “impegna a donare fino a 10 milioni di dollari e l’intero importo supporterà direttamente il lavoro per prevenire, rilevare e rispondere all’epidemia in tutto il mondo”. Per partecipare alla raccolta di Fondi dell’OMS si può andare sul sito dedicato dell’OMS e cliccare su “donate” oppure fare le proprie donazioni attraverso il collegamento Facebook.

In questo momento è quanto mai importante il contributo di ciascuno di noi e come ci tiene a ribadire Tedros Adhanon Ghebreyesus, direttore generale OMS “siamo immensamente grati alla Fondazione delle Nazioni Unite e alla Swiss Philanthropy Foundation per essersi fatte avanti per aiutarci a lanciare questo Fondo. Molte sono le persone che avevano dichiarato di voler contribuire alla lotta contro il Coronavirus e ora possono farlo”.

Perché e solo con la ricerca scientifica, il più potente strumento di cui l’umanità dispone, che diventa possibile e realizzabile nella realtà quotidiana di vita di ognuno di noi, elevare il livello di qualità delle nostre vite, migliorando, contemporaneamente, le prospettive di sviluppo sia a livello personale, nel nostro quotidiano, che globale, nelle Società.

E nonostante anni di disinvestimenti, tagli, mancati finanziamenti il Sistema Sanitario italiano e medico-scientifico del nostro Paese sta rispondendo con insospettabile prontezza e capacità straordinaria. Sarebbe auspicabile, in futuro, che, quando ci dovessimo trovare a fronteggiare sfide analoghe o anche peggiori dell’attuale, questo avverrà in una situazione nella quale investimenti idonei avranno preparato il terreno affinché le si possa fronteggiare con mezzi e strumenti adeguati.

La nostra capacità di reazione a nuove possibili pandemie, in futuro dipenderà, quindi, da quanto si sarà investito e dalle “situazioni” di risposta che saremo stati in grado di pensare e realizzare, dallo sviluppo del progresso scientifico e della ricercar che avremo pianificato e costruito.

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