Futuro

Trovo molto bello che i giovani siano scesi in piazza per protestare e rivendicare il loro diritto al futuro. Bello vedere le piazze piene. Almeno fino all’ora dell’aperitivo: dopo c’è da bere un sprizzetto con due cannucce di plastica e fumacchiare qua e là gettando mozziconi in terra. Senza trascurare magari una bella scritta liberatoria su qualche bel muro intonso. Va bene.

Il futuro questo sconosciuto. Pare che noi babbioni lo abbiamo prepotentemente pignorato; insomma i nostri comportamenti scriteriati ci hanno portato sull’orlo del baratro. Però piace a giovani e vecchi avere le macchine veloci, il riscaldamento a palla quando fa freddo e l’aria condizionata quando fa caldo; piace a giovani e vecchi viaggiare avanti e indietro per il pianeta. Magari con itinerari sempre più hard. Che non lo vuoi vedere una volta nella vita un tramonto nella foresta amazzonica? Che ti vorrai mica perdere un’aurora boreale? Insomma a me tutte queste manifestazioni sembrano un po’ la rivisitazione del famoso proverbio napoletano “Chiagn e fott”.

Intanto, non mi sta bene di passare per l’inquinatore; ho sempre fatto, io e la mia famiglia, molta attenzione all’uso della plastica; a casa mia non entrano stoviglie di plastica da sempre, nemmeno pensabile. Anche certi comportamenti sono basati sul buon senso: se l’ente preposto non riesce a pulire davanti alla mia casa, lo faccio io. Meglio che calpestare immondizia magari lamentandosi.

Insomma, cari giovani avete sicuramente un po’ di ragione, ma sembra che i nostri governi se ne sbattano. Le teorie sono tante, c’è chi allarma con il riscaldamento globale, chi invece predica il contrario, moriremo tutti congelati e spariremo come i dinosauri. Certamente le manifestazioni servono a poco se non c’è la volontà di chi comanda di cambiare davvero. E mi pare che gli ultimi summit sul clima siano stati un vero fiasco.

Vorrei avere suggerimenti o idee geniali ma non ne ho. Ho solo la certezza che c’è tanta gente normale che ha a cuore il problema e si adopera per essere d’impatto al suo territorio il minimo possibile, ma c’è anche tanta gente che se ne sbatte altamente. Non vedo soluzioni e comunque andrà, andrà male.

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