L’Unione Europea è una “Unione di valori” in primo luogo, come affermato dall’art 2 del Trattato sull’Unione Europea e l’istruzione e la formazione con la cultura sono fondamentali per trasmettere e promuovere valori comuni e sviluppare una comprensione reciproca.
Con la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio al Comitato Economico Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni: “Costruire un’Europa più forte: il ruolo delle politiche in materia di gioventù, istruzione e cultura” la UE ha voluto affermare senza ombra di dubbio che i valori della cultura e dell’istruzione sono un caposaldo dell’ossatura di una Unione Europea moderna, coesa e forte, “…uno degli aspetti fondamentali per rispondere alle aspettative dei cittadini e alle loro preoccupazioni riguardanti il futuro in un mondo in rapida evoluzione, un mondo che offre nuove opportunità ma che porta anche incertezza” come si legge in uno stralcio della Comunicazione e prosegue “l’Europa deve permettere ai suoi cittadini, in particolare ai giovani, di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalle tendenze digitali. L’istruzione e la formazione offrono una soluzione, quale forma d’investimento per l’individuo e la società in generale”.
In sostanza ai giovani deve essere consentito di poter esprimere tutto il proprio potenziale e sostenere, così, adeguatamente il progetto europeo e questo lo si può ottenere in modo compiuto e completo solo facendo leva sull’istruzione, in modo, anche, da aumentare la resilienza dell’Europa, investendo su capacità, competenze e conoscenze.
Il senso dello “Spazio Europeo dell’Istruzione” è, appunto, questo: sviluppare iniziative che aiutino a raggiungere uno spazio europeo dell’Istruzione e che riflettano l’ambizione della Commissione di consentire ai giovani di ricevere la migliore istruzione e formazione possibile, trovando, così, un lavoro adeguato alla propria preparazione, puntando su elementi che stimolino l’innovazione, la produttività e la competitività nel capitale umano degli Stati in un contesto socio-culturale-economico in rapida evoluzione, influenzato dalla globalizzazione e dai cambiamenti tecnologici.
Da qui “Università Europee” alleanza nata con l’obiettivo di riunire una nuova generazione di professionisti e lavoratori che siano in grado di cooperare attraverso le lingue, confini, discipline per affrontare le grandi sfide sociali e le carenze di competenze che l’Europa si trova ad affrontare.
Sono alleanze transnazionali che diventeranno le università europee del futuro, promuovendo valori e identità europei, rivoluzionando la qualità e la competitività dell’istruzione superiore europea.
“Il primo invito pilota nell’ambito dell’iniziative Università europee ha visto la candidatura di 54 alleanze- come si legge in una nota della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea – che coinvolgono più di 300 Istituti d’istruzione superiore di 31 Paesi e comprendono università generaliste e specializzate nella ricerca, università di scienze applicate, tecniche, scuole dell’arte e di medicina”. Per informazioni: al link. L’obiettivo è di creare almeno venti università europee entro il 2024 nell’ambito dello Spazio Europeo dell’istruzione.
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