Elezioni, proposta un’Agenda Ambientalista 2018

L’Ambiente, vero e proprio ‘motore’ della nuova economia, è ormai presente in tutte le agende politiche dei Paesi più sviluppati: ma nei programmi elettorali dei partiti italiani è rimasto pressoché ignorato. Per questo, alcune fra le maggiori associazioni ambientaliste italiane hanno presentato ai partiti e ai candidati alle prossime elezioni politiche un’Agenda Ambientalista, con cinquanta proposte di provvedimenti ecologisti.

Nella dichiarazione delle associazioni, l’Agenda Ambientalista 2018 vuole costituire la base per un confronto con il futuro presidente del Consiglio incaricato, in occasione degli incontri con i corpi intermedi per la formazione del Programma di Governo. L’iniziativa è promossa da Accademia Kronos, AIIG, Associazione Ambiente e Lavoro, CTS, ENPA, Fare Verde, Federazione Pro Natura, Federazione Italiana Amici della Bicicletta – FIAB, Forum Ambientalista, Greenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridica Onlus, Gruppi di Ricerca Ecologica, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Mountain Wilderness, Rangers d’Italia, SIGEA, Slow Food Italia, TCI, VAS, WWF. I punti programmatici: energia e clima, trasporti e infrastrutture, valutazioni ambientali, consumo del suolo, difesa del suolo, usi civici, bonifiche, rifiuti, biodiversità e aree protette, mare, montagna, beni culturali e paesaggistici, agricoltura, turismo e ambiente, Ministero dell’Ambiente, andare oltre il PIL, diritti e delitti ambientali, informazione, educazione, formazione e partecipazione ambientale.

Già nel 2013 le associazioni interloquirono con tutte le maggiori forze politiche e i movimenti che si presentarono alle elezioni nazionali presentando un proprio documento di proposte. A distanza di soli cinque anni, gli scenari dell’economia sono cambiati e l’importanza del tema ambientale è divenuta ancora maggiore. Veicolate dalla globalizzazione, tecnologie e filiere sostenibili stanno trasformando i sistemi produttivi e i mercati, e formando i futuri leader dell’economia mondiale: volenti o nolenti, con tutto questo il futuro governo e le forze politiche di quello che deve rimanere uno dei Paesi del G7, dovranno fare i conti.

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[NdR – L’autore cura un Blog dedicato ai temi trattati nei suoi articoli]

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