Miss Peregrine (Film, 2016)

Tim Burton ci aveva abituati a ben altro. Miss Peregrine-La casa dei ragazzi speciali è un compitino svogliato, eseguito senza errori ma privo di guizzi geniali, un adattamento cinematografico di un fantasy di successo scritto da Ranson Riggs, peraltro abbastanza stravolto in sede di sceneggiatura da Jane Goldman. La storia è un romanzo di formazione che parla di Seconda Guerra Mondiale e di mostri che perseguitano il nonno ebreo del protagonista. Burton e i suoi sceneggiatori perdono la possibilità di scrivere una storia originale e di creare un alternarsi di piani di lettura, a metà strada tra il reale e il surreale.

Miss Peregrine è tutto soprannaturale, non ci sono vie di mezzo, operina fantasy per adolescenti e per amanti dichiarati del genere. Non altro, purtroppo. Si racconta la storia di un gruppo di ragazzi dotati di poteri straordinari che vivono in un anello temporale, guidati da Miss Peregrine, fantastica donna falco. I ragazzi devono vedersela contro dei nemici mostri – i terrificanti Vacui – che si nutrono del loro potere, cibandosi metaforicamente degli occhi delle vittime. Il protagonista della vicenda è un ragazzino, allevato da un nonno misterioso al ritmo delle sue storie fantastiche per prepararlo a un destino insieme ai ragazzi speciali. Tutta la seconda parte prende strade diverse dal testo di Riggs – una vera e propria saga – per la necessità di scrivere un film autoconclusivo, ma spesso si rischia di snaturare il senso del racconto.

Lo stile di Burton è inconfondibile quando tratteggia mostri ed effetti speciali, ma anche quando inventa atmosfere cupe e tenebrose. Non dimentichiamo ottimi interpreti come Samuel L. Jackson nei panni del cattivo dai bianchi occhi che finisce divorato dai suoi stessi mostri e un Terence Stamp in gran forma nei panni del nonno visionario. I ragazzini resteranno affascinati dalle battaglie stile videogame e da molte immagini fantastiche ricche di suspense e di effetti speciali. Per gli adulti restano pochi riferimenti alla Seconda Guerra Mondiale e alla piaga del nazismo, ma sono davvero poca cosa. Molte citazioni: da Shining a Phenomena, passando per Gli uccelli di Hitchcock.

Il film si lascia vedere ma non è certo un capolavoro, dotato di un Tre D anonimo e di una fotografia scolastica, è lontano mille miglia dalle opere più personali e riuscite di Burton. Consigliato solo per chi ama il fantasy in modo viscerale.

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Regia: Tim Burton. Soggetto: Ransom Riggs (romanzo omonimo). Sceneggiatura: Jane Goldman. Fotografia: Bruno Delbonnel. Montaggio: Chris Lebenzon. Musiche: Michael Higham, Matthew Margeson. Produzione: Chernin Entertainment, Tim Burton Productions. Durata: 127′. Genere: Fantasy. Interpreti: Eva Green, Asa Butterfield, Samuel L. Jackson, Ella Purnell, Chris O’ Dowd, Allison Janey, Terence Stamp, Judi Dench.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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