Giugiaro e il suo mondo

Torino – Lo scorso 25 novembre è stata inaugurata al MAUTO (il Museo Nazionale dell’Automobile  Avv. Giovanni Agnelli), la mostra Giugiaro e il suo percorso, omaggio al genio creativo del designer automobilistico Giorgetto Giugiaro.

L’idea nasce dalla volontà dei curatori, il giornalista Giosuè Boetto Cohen, lo storico dell’auto Giuliano Molineri e il direttore del MAUTO Rodolfo Gaffino Rossi, di far conosce al pubblico la storia di Giugiaro, non tanto per celebrare il suo lavoro, ma per comprendere come un semplice appassionato di arti figurative sia riuscito a diventare un designer acclamato in tutto il mondo, nonché presidente della prestigiosa impresa Italdesign, fondata con l’amico tecnologo Aldo Mantovani.

Questa esposizione, la prima concepita in quest’ottica, è divisa in sezioni ognuna delle quali affronta una fase della vita di Giugiaro e ne svela i segreti, le delusioni e le rivalse. Si parte dunque da Garessio, che è anche il nome del paese natale del designer, per poi affrontare le altre tappe significative della sua storia. La familiarità con le tecniche artistiche e pittoriche deriva dall’attività del nonno e del padre, mentre il suo bagaglio culturale si deve alla lungimiranza del padre che lo mandò a Torino, a soli 14 anni, per frequentare una scuola di figurinismo propedeutica all’accademia di Belle Arti e i corsi di progettazione tecnica (sezioni Generazioni e Grammatica).

giorgetto-giugiaro-andreaguermaniA Torino ebbe la fortuna di ricevere gli insegnamenti da Eugenio Colmo, meglio conosciuto come Golia, che pur infondendo disciplina e rudimenti di storia dell’arte, coinvolge Giugiaro nella sua attività di bozzettista pubblicitario e caricaturista; fu grazie alla mostra di fine corso allestita da Colmo che i bozzetti di automobili creati da Giugiaro furono notati dal nipote di Dante Giacosa, direttore tecnico della Fiat. Quando Giugiaro superò il test di ammissione alla Fiat aveva solo 17 anni, una svolta  importante  nella sua vita che lo consegno al mondo del lavoro e ad un avvenire di grandi successi (sezioni Golia e Giacosa).

All’età di 21 anni Giugiaro decide di sottoporre i sui bozzetti alla carrozzeria Bertone, qui avendo intravisto un potenziale nel giovane decidono di affidargli il lavoro di studi di forma intorno ad una meccanica Alfa Romeo 2000, che gli frutta l’assunzione. Dal suo ingresso in Bertone ad oggi lo studio privato del designer ha subito numerose trasformazioni, qui il suo ambiente di lavoro è stato perfettamente ricostruito così come appare oggi a Garessio, presso la casa di famiglia che il Giugiaro a restaurato e dove conserva tutti i suoi ricordi, oltre ad oggetti e strumenti d’ispirazione del suo lavoro (sezioni Ghiribizzi e Guru).

L’instancabile lavoro di Giugiaro continua a dispiegarsi sotto i nostri occhi ed apparire più chiaro man mano che si superano le varie sezioni espositive; nel 1963 la Bertone gli commissiona un nuovo lavoro, la meccanica di una Chevrolet Corvair, battezzata Testudo, che Bertone decide di portare personalmente al Salone di Ginevra. Dal 1963 ad oggi i lavori di Giugiaro si sono succeduti uno dopo l’altro (oltre cento prototipi e duecento autovetture di serie) in mostra ne compaiono solo 11, compresa la DeLorean scelta da Robert Zemeckis per la trilogia di Ritorno al Futuro, altamente selezionate e indicative di quali furono le evoluzioni dello stile e delle esigenze del tempo, ma soprattutto in grado di assolvere la funzione per la quale furono concepite (sezioni Ginevra ’63 e Gallery).

L’ultima sezione della mostra, Genetica, è dedicata alle ultime fatiche di Italdesign, l’impresa di famiglia, che Giugiaro e il figlio Fabrizio hanno condotto attraverso anni di evoluzione del mercato, sperimentando nuovi prodotti, spinti dallo spirito pioneristico ed innovativo che da sempre contraddistingue la famiglia Giugiaro.

L’esposizione, che si concluderà il 26 Febbraio, pone l’accento sul grande genio creativo che ha accompagnato Giugiaro, ma soprattutto evidenzia di cosa può essere capace una persona, anche in un mondo sempre connesso, che non smette di usare la propria testa per ricercare e perseguire idee creative ed innovative.

©Futuro Europa®

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