Spagna, il nuovo Governo e l’austerità

Riconfermato al potere pochi giorni fa dopo dieci mesi di caos politico, il Premier conservatore Mariano Rajoy ha ripreso nel suo team i ministri più importanti del suo passato Governo, deciso a portare avanti la politica di austerità già intrapresa e tanto criticata dalla sinistra. “Abbiamo optato per la continuità della squadra (…) fondamentale per uscire dalla situazione economica che ha coinvolto la Spagna cinque anni fa”, ha spiegato il capo del gruppo parlamentare del Partito Popolare (PP, destra), Rafael Hernando.

L’economista Luis de Guindos, 56 anni, portabandiera della politica di austerità portata avanti da Mariano Rajoy dal suo arrivo al potere nel 2011, in piena crisi, mantiene il portafoglio per l’Economia. Il sessantaseienne Cristobal Montoro, dottore in economia e professore universitario, giudicato dai più essere molto vicino al Capo del Governo, conserva anche lui lo strategico incarico di Ministro del Bilancio. Interlocutore privilegiato di Bruxelles dal 2011, Luis de Guindos  si è adoperato a  rassicurare i mercati in questi dieci lunghi mesi di stallo politico. Scommette che il Paese, in ripresa dopo la forte crisi economica, proseguirà nella crescita anche se con un tasso lievemente minore rispetto al 2015, 2,9% contro il 3,2%. Il Ministro ha anche recentemente ammesso che, per ridurre il deficit, il Governo dovrà fare nuovi tagli di bilancio, stimati da Bruxelles nell’ordine di 5,5 miliardi di euro.

Mariano Rajoy appena assunto l’incarico lo scorso 29 Ottobre, ha informato la Camera dei Deputati che sarebbe rimasto fedele al suo programma e non avrebbe smantellato le sue riforme, anche se avrebbe governato in minoranza. “Ha tenuto con sé Ministri che hanno interagito nel modo peggiore in termini di dialogo”, ha detto con rammarico il portavoce del Partito Socialista, Marino Jimenez. “Questo fa presagire pessimi risultati”. La formazione della sinistra radicale Podemos  a sua volta ha denunciato il Governo “antisociale”. Il PP di Rajoy ha perso la maggioranza assoluta nel Dicembre del 2015 e non ha a disposizione che 137 seggi su 350. I problemi da affrontare dal nuovo Governo non sono pochi, né di facile soluzione. Non solo  dovrà consolidare la ripresa economica, ma dovrà far fronte agli indipendentisti di Catalogna, problema accantonato per dieci mesi passati a portare avanti gli affari correnti. Mariano Rajoy, Presidente del PP, era riuscito a vincere le elezioni politiche del Dicembre 2015 e quelle di Giugno, ma solo con un terzo delle preferenze, logorato dai casi di corruzione che avevano coinvolto il suo Partito. Dopo sfinenti trattative e tentativi di alleanza, alla fine si è tornati alla casella di partenza. Rajoy è stato confermato come Capo del Governo dalla Camera dei Deputati grazie all’astensione dei socialisti.

Agli Affari Esteri, Mariano Rajoy ha portato uno specialista di Europa: Alfonso Dastis Quecedo, un giurista rappresentante permanente per la Spagna presso l’Unione Europea dal 2011. Diplomatico di carriera “discreto” e “dal profilo molto tecnico”, secondo le affermazioni rilasciate da un suo stretto collaboratore, “ha sempre goduto della piena fiducia di Rajoy per tutto ciò che riguardava l’UE”. Alfonso Destis era a capo della rappresentanza spagnola a Bruxelles quando nel 2012 la Spagna evitò per un pelo il piano di salvataggio della sua economia. Il suo compito sarà soprattutto riprendere il rapporto, un po’ arrugginito, con la Commissione Europea esasperata per le promesse non mantenute della Spagna per ciò che riguarda il controllo del suo deficit pubblico. Mariano Rajoy ha tenuto con sé anche il Ministro del Lavoro, Fatima Banez, autrice della una riforma del diritto de lavoro che ha reso più facile i licenziamenti. Il portavoce socialista ha anche denunciato il numero delle donne al Governo, secondo lui “insufficiente”. La vice-presidente del Governo, la giurista Soraya Saenz de Santamaria, 45 anni, non sarà più la sua portavoce, anche se ha assunto forse un ruolo più delicato, quello di gestire i rapporti con le 17 Regioni. Cinque ministeri su 13 – contando l’incarico della de Santamaria –  sono stati assegnati a donne.  Il nuovo Gabinetto conta in totale sei nuovi Ministri, il più importante dei quali è quello degli Interni, incarico oggi coperto dall’ex sindaco di Siviglia, Juan Ignacio Zoido.

La legislatura di quattro anni che aspetta Mariano Rajoy non sarà affatto semplice perché mai in Spagna un Partito al potere aveva avuto a disposizione un sostegno così basso al Congresso. Ci si aspetta una legislatura agitata come non mai.

©Futuro Europa®

Print Friendly, PDF & Email
Condividi

Sii il primo a commentare su "Spagna, il nuovo Governo e l’austerità"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato


*